Arriva Ford Focus e si prepara a dettare tutte le sue regole

La terza generazione negli show-room dal 20 gennaio Cosa cambia

da Nizza

Le nuove Ford Focus, a tre e cinque porte e Style wagon, arriveranno in concessionaria nel weekend del 20 gennaio, accompagnate dal claim «la migliore si migliora». Non fa difetto l’ambizione, quindi, alla terza generazione di un’auto prodotta, dal 1998 a oggi, in oltre 5 milioni di esemplari (600mila quelli venduti in Italia) e protagonista, nell’ultimo decennio, di un costante testa a testa con l’intramontabile Volkswagen Golf nella conquista della leadership del mercato europeo e del ricco segmento delle medie. Percepibile fin dal primo sguardo, e ancora più evidente nei particolari, è l’impronta lasciata dal kinetic design, il nuovo linguaggio stilistico di cui il chief designer Claudio Messale, italiano di Colonia, è il massimo interprete come dimostrano Galaxy, S-Max, C-Max e Mondeo, il modello che ha maggiormente influenzato le forme delle nuove Focus.
Sono tre, come detto, tutte accomunate dal frontale che trasmette un forte temperamento attraverso la grande bocca trapezoidale; colpisce la linearità delle fiancate, prive di qualsiasi modanatura, con una linea di cintura che sale verso la coda senza esagerare, a tutto vantaggio della visibilità. Fatta eccezione per il tetto, tutti i pannelli che compongono la carrozzeria sono nuovi e rendono l’auto molto più personale rispetto alla precedente e più attraente sotto il profilo emozionale. A bordo la percezione di un elevato comfort è immediata nonostante la razionalità delle forme, ben espressa dal cruscotto ridisegnato che racchiude una strumentazione di facile lettura. Nuovi sono il pulsante power per la messa in moto, il climatizzatore automatico bi-zona e, come optional, il navigatore satellitare con comandi touchscreen. Non ci sono novità per i motori, ma molto è stato evidentemente fatto per collegarli alla struttura dell’auto, perché al volante delle nuove Focus l’esperienza è paragonabile a quella che si vive alla guida di vetture di classe superiore. Dei quattro propulsori colpisce la silenziosità, scontata con l’1.6 16V a benzina, 110 cv (piccoli numeri in Italia, appena il 2% del totale, molto più alti, 22%, a livello europeo), un po’ meno con l’1.6 Tdci nelle versioni da 90 e 110 cv e il 2 litri Tdci da 136 cv, un propulsore che, assicurano in Ford, trarrà un enorme beneficio dall’abbinamento con il nuovo cambio automatico a doppia frizione Power Shift (1.250 euro di supplemento) che arriverà in primavera. Molto contenute sono le emissioni di anidride carbonica, meno di 120g/km di Co2 per le 1.6 Tdci, e per gli automobilisti particolarmente sensibili all’ambiente, oltre alla FlexFuel a bioetanolo, scelta impraticabile in Italia per la non disponibilità di questo carburante, Ford propone il pacchetto Econetic per consumare ancora meno con il motore Tdci da 110 cv a fronte di un supplemento di 350 euro. I listini delle nuove Focus sono allineati a quelli della seconda serie, con prezzi che partono da 16.750 euro per la 1.6 benzina e 17.250 per la Tdci 90 cv, entrambe a tre porte, nell’allestimento +Plus che include, tra l’altro, l’Intelligent protection system (ABS+ESP+6 airbag) e il climatizzatore manuale. Per calcolare i prezzi delle altre versioni basta seguire il consueto sistema Ford: 750 euro per passare alla 5 porte e altri 750 per salire alla Style wagon, fino a oggi la familiare più venduta in Italia; ci vogliono poi 1.

250 euro per passare all'allestimento Titanium e altrettanti per ogni passaggio alla potenza superiore.
Con questo meccanismo al top della gamma si colloca la SW Tdci 136 cv Titanium a 22.500 euro, in attesa che si aggiunga la «ST», autentico bolide compatto da 225 cavalli proposto a 26mila euro.

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