Non sono pochi, i film e le serie tratti dai videogiochi. E però, sono pochi quelli davvero fatti bene, coerenti con il prodotto (ma ormai i videogiochi a volte sono quasi arte) da cui derivano. A ben vedere poi sono ancora più rare le serie che sono perfettamente fruibili da chi non è un giocatore del videogame originale.
Fallout, che sarà disponibile in streaming da oggi su Amazon Prime Video, rientra in tutte e tre le categorie.
Veniamo alla trama. La cosa più bizzarra è che si parte dalla scritta «The End» anche se è il primo frame del primo episodio.
Non è un montaggio sbagliato ma umorismo nero: Fallout inizia dalla fine intesa come dissipatio humani generis. L'umanità per come la conosciamo in questo futuro distopico ha fatto proprio una finaccia. C'è stato un conflitto globale senza risparmio di testate nucleari che ha annichilito il 90% della popolazione della Terra. La stragrande maggioranza dei sopravvissuti nei territori degli ex Usa si sono nascosti in rifugi sotterranei. è dove la storia è ambientata. Duecento anni dopo l'apocalisse, i relativamente civili abitanti di questi rifugi sono costretti a tornare nel paesaggio ineducato e radioattivo che i loro antenati si sono lasciati alle spalle. Il contatto da vita a tutte le più folli avventure che possiate immaginare.
Confraternite d'acciaio timide ragazze lanciate in un mondo di ultraviolenza per salvare il padre. Per un pubblico giovane davvero un mix irresistibile. Per chi ha masticato tanta fantascienza il tutto è meno nuovo però raccontato con ritmo.
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