Cattelan "diventa grande" e si fa il catalogo

Dopo 35 anni di provocazioni l'artista geniale presenta un libro con la summa delle sue opere paradossali

Cattelan "diventa grande" e si fa il catalogo
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Maurizio Cattelan mette ordine. Dopo trentacinque anni di scorribande nel mondo dell’arte contemporanea, tra provocazioni, silenzi strategici e colpi di teatro, l’artista padovano presenta all’Hangar Bicocca di MilanoBeware of Yourself”, il primo vero catalogo generale della sua produzione. Non un semplice libro illustrato, ma un ambizioso dispositivo critico, curato in collaborazione con Marsilio Arte e il Maurizio Cattelan’s Archive, che segna un momento cruciale: quello della storicizzazione.

Cattelan, da sempre allergico alle cornici – fisiche e concettuali – accetta ora l’idea che ogni artista, anche il più anarchico, arrivi prima o poi al bisogno di mettere ordine. E questo volume lo fa a modo suo: tra autobiografia, flusso di coscienza e catalogo ragionato, con testi tratti da oltre trecento interviste rilasciate (o delegate) nel corso di quasi quattro decenni. “Beware of Yourself” è tutto tranne che lineare. Il lettore si trova immerso in una “mappa mentale” dell’artista, dove temi come la morte, il potere, la religione, l’identità e l’infanzia si rincorrono e si ribaltano continuamente. Ironia, cinismo e disincanto compongono la voce narrante che ci guida – o ci disorienta – tra opere, progetti e riflessioni. Ma è anche un libro necessario: per la prima volta, infatti, ogni opera viene contestualizzata, ogni mostra documentata, ogni passaggio biografico schedato con precisione filologica.

cattelan

Tra i lavori che hanno segnato in modo indelebile il panorama dell’arte contemporanea troviamo “Him” (2001), la scultura che raffigura Adolf Hitler in ginocchio in atteggiamento di preghiera: un’opera capace ancora oggi di sollevare polemiche e turbamenti, a vent’anni dalla sua creazione. Non meno sconvolgente fu “La Nona Ora” (1999), in cui Papa Giovanni Paolo II è rappresentato a terra, colpito da un meteorite. Un’immagine potente che mescola spiritualità, destino e vulnerabilità in un colpo solo.

Ma nulla ha scandalizzato più di “Untitled” (2004) – nota al grande pubblico come “i bambini impiccati” – l’installazione esposta in una piazza di Milano che rappresentava tre figure infantili impiccate a un albero. Un’opera che scatenò reazioni feroci, vandalismi e un acceso dibattito pubblico, mettendo in luce la volontà di Cattelan di colpire lo spettatore nell’inconscio, senza filtri. Nonostante la natura spesso anticonvenzionale del suo lavoro, il mercato dell’arte ha consacrato Cattelan con cifre da capogiro.

Nel 2016, proprio “Him” è stata venduta da Christie’s a 17,2 milioni di dollari, segnando un record per un artista italiano vivente. Ancora più clamoroso il caso di “Comedian”, la banana appesa al muro con nastro adesivo, venduta a 120.000 dollari a Miami nel 2019, diventando un fenomeno virale globale. Il progetto editoriale di “Beware of Yourself” arriva dopo “Breath Ghosts Blind”, la grande mostra all’Hangar Bicocca (2021–2022) che aveva già lasciato intuire una svolta più riflessiva nell’opera di Cattelan. Ora questo libro – che raccoglie anche gli scritti autografi dell’artista, una cronologia dettagliata e un elenco completo di opere e mostre – ufficializza il passaggio da artista controcorrente ad autore storicizzato. Non è una resa, ma una presa d’atto. Come scrivono i curatori Tenconi, Todolì e Palenzona, si tratta di un autoritratto che è anche “un invito a interrogarsi sulla condizione umana e su ciò che si nasconde dietro le immagini, i ruoli, le maschere”. Un gioco di specchi, dove il titolo stesso è un avvertimento: Beware of Yourself.

Cattelan, che per anni ha evitato ogni etichetta, ogni tentativo di sistematizzazione, oggi sembra dirci: guardate pure tutto quello che ho fatto – ma attenzione, non prendete niente per scontato. E forse proprio qui sta la sua ultima, sottilissima provocazione.

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