Il corpo "Fluido" della storia dell'arte

Nel saggio di Roberta Scorranese un brillante excursus sui mutamenti estetici e culturali rappresentati dagli artisti, dall'antichità ai nostri giorni

Il corpo "Fluido" della storia dell'arte
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Mutevole, egoriferito, agognato, sensuale ma anche spirituale. Per avere una vaga idea di quanto il corpo rappresenti da sempre un elemento centrale per gli artisti e per la storia dell’arte sarebbe bastato non perdersi la meravigliosa mostra sul Ritratto d’artista appena conclusasi al Museo Civico San Domenico di Forlì. Ma per quanto questo tema possa essere stato sviscerato dalla critica a partire dalle rivisitazioni sul mito di Narciso fino agli eccessi della body Art degli anni Settanta, un nuovo sguardo libero ficcante è arrivato dalla giornalista e critica Roberta Scorranese che ne mette in luce un elemento tutto sommato in edito: la fluidità. “Fluido” è appunto l’originale titolo dell’ultimo saggio pubblicato dalla casa editrice Giunti di Firenze, un’opera colta ma dalla grafica accattivante e ricco di immagini talora in dissonanza tra loro, he ben esprimono il fil rouge indagato e messo in luce dalla brillante autrice. Immagini che scorrono e corredano le sue riflessioni, mettendo in dialogo i grandi protagonisti che in tutte le arti (non solo quelle visive) hanno messo l’estetica del corpo e le sue metamorfosi culturali al centro della propria ricerca, volando liberamente da Pontormo a Caravaggio fino ai travestimenti di David Bowie. Scorranese propone un viaggio trasversale attraverso epoche e civiltà: dall’androgino greco alle sirene dei bestiari medievali, dai ritratti rinascimentali di ambigua identità fino alle performance delle star dello spettacolo. Il corpo, scrive l’autrice, è sempre stato campo di tensione tra definizione e metamorfosi. E la storia dell’arte, da Botticelli a Caravaggio, da Klimt a Marina Abramović, non ha mai smesso di interrogarlo. Il libro, affascinante proprio nel suo alternarsi tra “cultura alta” e “cultura bassa”, tra critica e giornalismo di costume (dunque, finalmente, per tutti) si articola in undici capitoli tematici, ciascuno dedicato a un simbolo o archetipo del corpo fluido: Dioniso, la maschera, l’angelo, il travestimento. Le opere d’arte si alternano a riflessioni filosofiche e letterarie (da Platone a Virginia Woolf), creando un dialogo vivace tra immagini e pensiero. Questo libro si inserisce nel percorso coerente di Giunti Editore, tra le realtà editoriali italiane più attente alla valorizzazione dell’arte e della cultura visiva.

Da anni Giunti promuove saggi e cataloghi che rendono accessibile il patrimonio artistico italiano e internazionale, offrendo strumenti di lettura innovativi, spesso affidati a voci giornalistiche, critiche e accademiche d’eccellenza; con l’obbiettivo di pubblicare non solo arte da guardare, ma arte da comprendere, discutere e vivere.

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