Asm Brescia dice sì alle proposte di Aem

Il presidente Capra: «Pronti a discutere l’aggregazione»

da Milano

Asm Brescia accoglie l’invito del numero uno di Aem Milano, Giuliano Zuccoli, che si era detto pronto a discutere «una fusione con Asm ed Enìa per creare una super-utility». Ieri, dalle colonne del Sole-24 Ore, Renzo Capra, presidente della municipalizzata bresciana, ha dato il suo via libera al progetto: «Noi siamo pronti», ha detto. Capra ha aggiunto di considerare come ipotesi più praticabile le nozze tra Asm e Milano, ma di non voler escludere nemmeno aggregazioni più ampie, come quelle ipotizzate che prevedevano la partecipazione di Enìa (frutto delle fusioni delle municipalizzate di Piacenza, Parma e Reggio Emilia), Hera (Bologna e Romagna) e Iride (Genova e Torino).
Domani il progetto di una super-utility del nord sarà uno dei temi dell’incontro tra il presidente del Consiglio Prodi, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. Il governo ha già espresso le sue valutazioni nel recente Documento di programmazione economica e finanziaria in cui si dice che «nella distribuzione dell’energia saranno promosse operazioni di aggregazione territoriale delle reti e delle utilities locali...».

Il piano ha l’obiettivo di creare un nuovo polo italiano nel settore elettrico che faccia da contrappeso a Enel e che al contempo abbia la massa critica sufficiente per reggere la concorrenza dei colossi stranieri. Il modello è la tedesca Rwe, 42 miliardi di fatturato, terzo gruppo mondiale nel settore, nato dalla fusione di società locali.

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