Aspettando lo sconto Rocchi guida la rimonta

Emiliano Leonardi

Stavolta la Lazio rischia di smentire perfino il suo unico fuoriclasse, Angelo Peruzzi, che solo due settimane fa, davanti al sindaco Veltroni, affermò che a gennaio sarebbe stato bello ritrovarsi quintultimi in classifica. Invece i biancocelesti ci hanno messo poco a ristabilire le distanze col gruppo di coda, e dopo 5 turni sono già a meno 2 dalla linea di galleggiamento. Significa che dopo il doppio impegno della nazionale di Donadoni, i dipendenti di Lotito potrebbero ritrovarsi a ridosso di squadre come Parma e Torino, anche perché l’Arbitrato di mercoledì 11 ottobre potrebbe restituire il sorriso dalle parti di Formello.
E allora il 15 ottobre contro il Cagliari, all’Olimpico, potrebbe addirittura cominciare un nuovo campionato, quello dei rinnovati sogni europei. Nei cinque turni fin qui disputati i ragazzi di Delio Rossi hanno raccolto 3 punti in meno rispetto alla capolista Roma, ma quel che più conta sono in vantaggio contro le dirette concorrenti per un posto in zona Uefa. Lo 0-4 di Torino, poi, la dice lunga sul valore dei biancocelesti, che hanno emulato in questa maniera lo stesso risultato ottenuto a Genova il 14 marzo 1998 e a Udine quasi nella notte dei tempi, il 25 gennaio 1953. Sabato sera, poi, Rossi ha finalmente visto all’opera il vero Christian Ledesma. I suoi lanci hanno tranciato la retroguardia granata e messo in condizione Rocchi e Mauri di trovarsi faccia a faccia con Abbiati.
La difesa, poi, non subisce gol da 317 minuti, l’attacco va a segno da 19 gare consecutive (eguagliato il record della formazione guidata da Zoff), Oddo è il mattatore fra i goleador, e Stendardo e Siviglia, contestati dopo i ko subiti a San Siro col Milan e in casa davanti al Palermo, adesso mantengono la sufficienza per tutto l’arco dei 90 minuti. Certo, a voler fare i pignoli, persiste il momento-no di Pandev. Ma annotare la lunga latitanza del macedone in un meccanismo che comunque funziona alla perfezione equivale al voler trovare l’ago in un pagliaio. Insomma, la Lazio fila come un treno e se ci mettiamo che ancora non è salito sui binari il podista Behrami (tornerà a novembre) il gioco è presto fatto e i calcoli di una rimonta che sembrava impossibile possiamo subito accantonarli, tanto già non servono più.
Sipario sulle parole in libertà del dopo Torino-Lazio.

Delio Rossi, che è arrivato tardi dai giornalisti («Mi avevano detto che eravate in sciopero») ha avuto parole d’elogio per la tifoseria del Toro («Neanche dopo il nostro quarto gol hanno smesso di incitare i propri beniamini»), ma anche per i suoi uomini («Il gruppo è compatto»), mentre l’ex udinese Mauri, autore della quarta rete, ha espresso una dedica speciale per la marcatura: «Il gol lo dedico a mia nonna». Con buona pace di chi afferma che nel calcio i sentimenti non esistono più.

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