Aspiranti attori «tiranneggiati» da Pippo Baudo

Il gruppo «Quei tre» protagonista di una commedia «musicale»

Aspiranti attori «tiranneggiati» da Pippo Baudo
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Ariela Piattelli

Tre attori provano il teatro di nascosto negli studi Rai di via Teulada: studiano con impegno il testo della riduzione teatrale di Dona Flor e i suoi due mariti, il romanzo di Jorge Amado, mentre al piano inferiore Pippo Baudo è alle prese con il suo spettacolo del sabato sera: è la storia della commedia musicale La signora ha due mariti, in scena al teatro de' Servi fino al 12 giugno, diretta da Augusto Fornari. Il trio musicale «Quei Tre», che ogni sabato è ospite della trasmissione televisiva di Pippo Baudo «Sabato italiano», propone in questa commedia, giochi musicali, sketch esilaranti scanditi dalla possente voce di un Baudo che «tutto sente e tutto vede», come in una sorta di «grande fratello».

Mentre Toni vorrebbe dedicarsi totalmente al lavoro teatrale, Emanuela e Stefano sono più attenti agli impegni televisivi del sabato sera: alla base c'è il conflitto tra «cultura alta» (il teatro) e «cultura di massa» (la tv), ma tutto si risolve e in una scena paradossale dove si ritrovano le atmosfere del carnevale di Bahia del romanzo di Amado, le vicissitudini di un’originale Dona Flor alle prese con la morte del marito, un nuovo compagno e l’arrivo di un fantasma, e le prove dei numeri musicali che il Trio deve proporre in tv; con una chitarra il trio rivisita, in chiave Guccini e De André, le pagine del romanzo, mentre un vecchio giradischi, trovato nelle stanze Rai, «singhiozza» vecchi motivi ai quali le abili voci degli attori cercano di adattarsi. La commedia si risolve in musica e comicità dove vincono sulla storia l’abilità vocale degli attori e la loro ironia che rimanda all'avanspettacolo.

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