
- Il caso Open Arms dimostra una cosa: le Procure della Repubblica sono ossessionate dalle loro inchieste. Non si ritirano neppure di fronte ad una madornale sconfitta, come quella subita di fronte al Tribunale che ha giudicato Matteo Salvini, assolvendolo. Ribadiamo una volta più forte: l’unica vera, sacrosanta riforma da fare è quella di impedire ai pm di ricorrere in Appello o Cassazione se l’imputato viene assolto in primo grado. Il governo si svegli.
Scrive Beppe Sala all’archistar Boeri: "Ciao. Vi ricevo volentieri ma ti premetto che il progetto che mi ha fatto vedere Giancarlo politicamente non mi sento di portarlo avanti. Ho fatto tutta la campagna sul tema della "rigenerazioni" e non posso fare spuntare torri dove oggi non c'è nulla". Mi spiegate, quindi, dove sarebbe il “tono di comando” di Boeri a cui il sindaco si sarebbe piegato? Io qui vedo solo un signore che cerca di costruire e di migliorare Milano e un sindaco che porta avanti solo i progetti che politicamente condivide. Mi sembra normale democrazia.
- Oggi ho letto che un tale, famoso ma non voglio citarlo, redarguisce un giornalista di destra per aver pubblicato la fotografia di Courtney Wright, la ragazza di 12 anni che si era vestita con la bandiera della Gran Bretagna e che è stata "cacciata" da scuola. Sapete perché due persi e due misure? Perché la foto della ragazzina, intervistata dal Daily Mail e dal Sun a volto scoperto, quindi con la identità ormai pubblica, è stata pubblicata senza alcun filtro anche dal Corriere della Sera e dalla Rai. Però tutti a prendersela solo coi cattivoni di destra. Robe da pazzi.
- Spero si tratti di un errore del commercialista, ma vi racconto questa follia burocratica italiana. Forse non tutti sanno che le spese sanitarie possono essere portate in detrazione. Bene. Per farlo occorre tenere traccia delle transazioni, giusto? Giusto. Lo Stato nel processo di digitalizzazione ha reso disponibile a tutti un sito collegato alla tessera sanitaria che tiene traccia di tutti i pagamenti sanitari effettuati, registrando dove, quando e perché sono stati fatti, incluso se il pagamento è stato fatto tracciabile oppure no. Perfetto, perché permette, in fase di dichiarazione dei redditi, avere un calderone da girare paro paro al commercialista senza dover scannerizzare centinaia di scontrini. Risultato? Il sito è fighissimo, ma legalmente pare non contare nulla. Bisogna comunque tenere gli scontrini, le ricevute del Pos, le fatture. Ma allora a che serve digitalizzare se tanto, comunque, bisogna riempire scatole e scatole di faldoni? Ditemi che c'è un errore, vi prego.
- Leggo sul Corriere, in merito all'inchiesta di Milano: “La «commistione sinergica tra mondo dell’imprenditoria e della politica e l’apparato tecnico amministrativo del Comune», scrive la Guardia di finanza nella corposa informativa del 14 maggio scorso, ha determinato una «forte attrattività per gli investitori nel settore immobiliare a causa di regole reinterpretate (…) che snelliscono le procedure autorizzative, anche bypassando i dettami della normativa nazionale, e concedono ai privati volumi di edificabilità e sconti sugli oneri di urbanizzazione»”. E dove sarebbe il male?
- Scrivono i pm che Marinoni sarebbe uno «spregiudicato faccendiere, incline alla corruzione». A parte che essere spregiudicati e faccendieri non è un reato. Ma poi era "incline" alla corruzione o corrotto veramente? Perché guardate che sembra questione di lana caprina ma in giudizio cambia tutto: io posso anche essere "incline" all'evasione, ma finché non evado non commento alcun reato. Chiaro?
- Chiariamo una cosa, sul rapporto tra politica e imprenditori in una città che cresce come Milano. Se un professionista viene da me politico e mi presenta una buona idea fatta "nel suo studio privato", e io la considero valida, secondo i pm non posso sposarla solo perché l'ha scritta un privato? State scherzando? Quindi se l'Anm, che è una associazione di parte, propone una buona riforma della giustizia la politica deve scartarla perché redatta negli uffici dell'Associazione magistrati?
- Riporta sempre il Corriere: “«Un vorticoso circuito di corruzioni tuttora in corso, che colpisce le istituzioni e ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare».
Il tutto in un quadro di «avidità», «spregiudicatezza», «asservimento sistemico», «modalità eversive di comportamenti», fondato su «una rete occulta» costituita «da rappresentanti delle istituzioni, professionisti e/o faccendieri, operatori privati dei settori immobiliare, finanziario e del credito»”. A leggere le carte dell'inchiesta di Milano non sembra un fascicolo giuridico, ma un romanzo. Di pessimo gusto.