Politica

Assassino albanese evade dal carcere di Perugia

Teodora Poeta

da Pescara

Gli inquirenti di Pescara sono già sulle tracce di un secondo componente del branco che, la notte tra venerdì e sabato, ha stuprato e seviziato una donna di 35 anni, estetista, nata a Milano, ma residente nella vicina Montesilvano.
Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe stato individuato, ed è attualmente ricercato, anche se manca una conferma ufficiale da parte della Polizia, il secondo componente di quel branco che ha tenuto in ostaggio per cinque interminabili ore la donna aggredita dopo essere uscita da un locale che si trova nel cuore della città abruzzese mentre andava a riprendere la propria auto parcheggiata poco distante.
Si tratterebbe di un compagno del 22enne già arrestato l’altro giorno, Alessio Di Girolamo residente a Pianella, un piccolo centro del pescarese. L’amico, anche lui molto giovane, venerdì sera si sarebbe trovato a Pescara e, secondo i primi accertamenti tra i familiari, avrebbe fatto perdere da allora le sue tracce non rientrando a casa.
Nel frattempo ieri, all’ospedale civile di Pescara dove è ricoverata, è stata ascoltata in un lungo colloquio la vittima del branco, che adesso sta meglio, anche se, a giorni, dovrà subire un’operazione per la frattura al setto nasale. Con la polizia ha ripercorso quanto avvenuto la notte tra venerdì e sabato, confermando di essere stata aggredita da tre o quattro persone.
Stamattina, invece, Alessio Di Girolamo, il giovane arrestato, pregiudicato con precedenti per furto e rapina e denunciato il 2 giugno per atti osceni in luogo pubblico, sarà interrogato in carcere. Agli agenti ha detto e continua a ripetere di essere estraneo alle accuse contestate, ma al magistrato dovrà comunque spiegare, tra l’altro, l’origine di alcune lesioni che aveva sul viso al momento dell’arresto avvenuto poco lontano dal luogo dove, un’ora prima, era stata soccorsa la donna, seminuda, sanguinante e in stato di shock.
In città, la vicenda ha subito innescato una serie di reazioni a catena. Nella zona vecchia, il cuore della movida pescarese, dove sono avvenuti sia l’aggressione, sia la violenza da parte del branco, i commercianti stanno predisponendo un servizio d’ordine, magari usufruendo anche dell’ausilio di Confcommercio e Confesercenti.
Tutto questo per monitorare continuamente la zona ritenuta ormai a rischio negli orari di apertura dei locali. La proposta arriva dalla Guardia Civica e dall’Associazione abruzzese dei cittadini utenti consumatori proprio all’indomani dello stupro di gruppo. A parlare è il presidente dell’associazione, Claudio Lattocco, secondo il quale «basterebbe munire il servizio d’ordine di una sorta di kit di salvataggio dal costo irrisorio, che consiste in un cellulare ed una bicicletta». «Nessuno - afferma Lattocco - può ragionevolmente pretendere che polizia e carabinieri riescano a stazionare stabilmente nella zona vecchia della città, ma sicuramente una continua attività di monitoraggio da parte nostra tornerebbe utile a tutti, in modo da far intervenire le forze dell’ordine in maniera mirata e sicura dietro segnalazione. In questo modo, i giovani tornerebbero a vivere le proprie serate in maniera tranquilla».


La senatrice Maria Burani Procaccini di Forza Italia, invece, annuncia che presenterà un provvedimento di legge per la modifica della legge che sanziona i casi di violenza sessuale individuale e di gruppo, «perché - dice - è arrivato il tempo di tutelare davvero le donne, che, ancora oggi, vengono violentate dal branco per strada, come se fossero carne da macello».

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