Atene, riparte la rivolta con tumulti e saccheggi

Ancora incidenti violenti in tre diverse zone di Atene: un gruppo di giovani si è scontrato con gli agenti in un istituto agrario e gruppi di manifestanti hanno preso d’assalto negozi e edifici pubblici nei quartieri di Nea Smyrni e Galatsi: un ferito

Atene, riparte la rivolta con tumulti e saccheggi

Atene - Sesto giorno di scontri. Ancora incidenti ad Atene. Ad Atene, al sesto giorno di violenze scatenate dalla morte di un adolescente ucciso dagli spari della polizia, fatica a tornare la calma. Dopo una notte di scaramucce dinanzi al Politecnico, vero focolaio delle proteste, si sono registrati nuovi tumulti e altri atti vandalici e saccheggi in vari punti della capitale. Gruppi di studenti delle scuole superiori hanno preso di mira una decina di commissariati di polizia in tutta la città (dalle zone costiere fino al quartiere degli uffici), lanciando pietre e bombe Molotov. Secondo una fonte della polizia, un anziano passante è rimasto ferito. Decine di giovani si sono scontrati con gli agenti della Facoltà di Agraria e gruppi di violenti hanno preso d’assalto negozi e edifici pubblici nei quartieri di Nea Smyrni e Galatsi, e almeno quattro uffici postali in altre zone.

Tafferugli in nel mattino In mattinata c’erano stati tafferugli anche all’esterno della prigione di Koyrdallos, la più grande del Paese, situata nella parte occidentale della capitale, dove centinaia di giovani radicali attendevano l’arrivo dei due poliziotti accusati della morte del giovane. Gli scontri dinanzi al carcere sono cominciati quando i dimostranti hanno lanciato pietre ed altri oggetti contundenti all’indirizzo degli agenti: la polizia ha lanciato gas lacrimogeni e i giovani hanno iniziato un sit-in. Nella notte, circa 200 giovani, rifugiati al Politecnico, avevano tenuto testa alle forze dell’ordine appostate all’esterno per vigilare sulla situazione. E mentre varie scuole rimangono chiuse, alcune anche occupate dagli studenti, a poco a poco torna la normalità in alcune zone della capitale, dove si cominciano a vedere clienti in boutique e ristoranti.

E intanto è attesa per domani la perizia balistica per stabilire se il proiettile che ha ucciso Alexis Grigoropulos è arrivato a segno dopo un rimbalzo, come sostiene la difesa dei due poliziotti incriminati


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