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Atene, scontri tra polizia e manifestanti Parlamento: primo sì al piano del governo

Scene di guerriglia urbana ad Atene. Oltre 100mila persone sono scese in piazza e stanno marciando verso il Parlamento contro le misure di austerità varate dal governo per fronteggiare la crisi. Venizelos: "Questo è uno sforzo angosciante ma necessario" I sindacati: "Blackout contro i tagli del governo" 

Atene, scontri tra polizia e manifestanti 
Parlamento: primo sì al piano del governo

Scene di guerriglia urbana ad Atene dove oltre 100mila persone sono scese in piazza marciando verso il Parlamento per protestare contro le misure di austerità varate dal governo per fronteggiare la crisi.

Contro la polizia in assetto antisommossa sono state lanciate molotov, pezzi di marmo, bastoni, uova da parte di manifestanti incappucciati. Alcuni cassonetti della spazzatura sono stati incendiati, vetrine e insegne delle banche frantumate, una troupe televisiva è stata aggredita e almeno due persone sono state ferite.

I manifestanti sono scesi in piazza anche in altre città, come Salonicco, Patrasso ed Heraklion. Intanto lo sciopero generale ha bloccato i mezzi di trasporto pubblico e tenuto chiuse banche, negozi, uffici governativi e uffici del terziario. Bloccati anche gli aeroporti: i voli sono ripresi a mezzogiorno dopo essere stati fermati in mattinata, dopo che i controllori di volo hanno deciso di di ridurre da 48 a 12 le ore di sciopero.

"Dobbiamo spiegare a tutte queste persone indignate che hanno visto le loro vite cambiare completamente che la Grecia non ha ancora vissuto la parte peggiore della crisi", ha detto il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, in un discorso al Parlamento di Atene. Il ministro ha riferito che le misure di austerità sono l'unica soluzione per evitare il fallimento del Paese a causa del debito: "Questo è uno sforzo angosciante ma necessario, dobbiamo evitare il più grave e profondo livello della crisi, perché la differenza tra una situazione difficile e una catastrofe è immensa".

Il premier greco George Papandreou ha la maggioranza in parlamento per attivare le misure di austerità. In una prima votazione in corso nell'assemblea greca, 151 deputati su 300 hanno dato il via libera al nuovo piano lacrime e sangue del governo.

Domani il parlamento si esprimerà su tutti gli articoli del piano del governo nella votazione finale. 

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