Atletica, crisi di risultati e le Fiamme Gialle emigrano all'estero

La squadra che annovera tra le sue fila campioni del calibro di Schwazer, Brugnetti, Collio, la Di Martino e la Rigaudo si allenerà lontano dall'Italia. Il colonnello Vincenzo Parrinello: «Servono nuove idee per migliorare». Il 15 ottobre 6° Gran Prix di Roma allo stadio dei Marmi»

Crisi di risultati, e un pezzo d'atletica italiana emigra. Gli atleti delle Fiamme Gialle si alleneranno all'estero. Lo ha annunciato il colonnello Vincenzo Parrinello, comandante del gruppo polisportivo nel corso della presentazione del 6° Gran Prix 2011 di Roma. Così la squadra che annovera tra le sue fila campioni del calibro di Schwazer, Brugnetti, Collio, la Di Martino e la Rigaudo, ricorrerà ad aiuti esteri: come, quando e soprattutto chi, questo Parrinello non lo ha precisato. Ma l'intenzione - e soprattutto il segnare, ai tempi della crisi sportiva - sono chiari.
Una notizia che porta in secondo piano la stessa manifestazione sportiva che si svolgerà presso lo Stadio dei Marmi sabato 15 ottobre: occasione per salutare ufficialmente - con la presenza di tutti i più forti marciatori della storia italiana e internazionale - l'addio alle gare del campione mondiale e olimpico Ivano Brugnetti.
«Siamo uno dei club leader dell'atletica leggera - ha spiegato Parrinello -, ma le strade percorse finora non hanno dato frutti eccellenti. Le Fiamme Gialle percorreranno questa soluzione di comune accordo con la Federazione. È opportuno farsi venire idee nuove che portino a un miglioramento dei risultati. Bisogna avere coraggio».
Una decisione che cade nell'anno del centenario dell'impegno della Guardia di Finanza nello sport. «Abbiamo il dovere morale di verificare tutte le opportunità. Solo quando un uomo ha verificato tutte le possibilità può dire: non ce la faccio» ha aggiunto il colonnello che ha proposto anche alcune misure per affrontare la crisi economica: «Il Coni ha avuto il coraggio di fare scelte impopolari. Noi proponiamo l'abolizione anche della finale del Campionato di Società. Facciamo soltanto le finali dei Campionati Italiani. Bisogna fare interventi forti». Parole di apprezzamento per il Gran Prix, che ospiterà anche un Campus nella sede delle Fiamme Gialle di Castelporziano con 60 giovani marciatori, da parte dell'amministrazione capitolina e dai vertici della federazione nazionale e internazionale di atletica.
«Questa manifestazione deve essere un preludio per fare in modo che questa bella città ospiti ancora una volta le olimpiadi, è inoltre l'occasione per dimostrare la riconoscenza della Federazione ad Ivano e la gratitudine alle Fiamme Gialle per i cento anni di attività agonistica» ha dichiarato Renato Montabone, segretario Fidal.
«Le Fiamme Gialle sono il miglior esempio di sinergia per una città che attraverso la candidatura alle olimpiadi cerca il proprio riscatto.

Entro il 2012 vorremmo rifare le piste di atletica in alcuni degli impianti di proprietà di Roma Capitale», ha annunciato il delegato allo Sport per Roma Capitale, Alessandro Cochi che ha reso noto che il Comune apporrà una targa commemorativa a Ponte Milvio, luogo storico del «Trofeo Scudo Nelli», primo evento sportivo a cui si accostò nel 1921 la Guardia di Finanza.

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