
"Bolsonaro ai domiciliari, Le Pen condannata, elezioni in Romania falsate, Orbàn sotto ricatto e il primo partito tedesco praticamente messo fuorilegge. Mi sembra ci sia una chiara regia in stile Soros. Non mi stupirebbe che dietro l'assalto giudiziario che colpisce tutte le forze sgradite alla grande finanza internazionale ci sia una macchinazione. In ogni caso, non ci spaventiamo".
Chi parla è il vicepremier Matteo Salvini, al centro di un nuovo attacco giudiziario della Procura di Palermo. Non lo mollano. I giudici del tribunale, a dicembre dissero: "assolto con formula piena, non cè reato". Proclamarono che Salvini avesse diritto a ritardare lo sbarco dei clandestini che erano a bordo della Open Arms. Del resto lui l'aveva sempre detto: "Il mio compito è difendere i confini". Ora la Procura protesta. Dice che i giudici che lo hanno assolto non conoscono il diritto. E scatta il ricorso in Cassazione.
Ministro, sembra ci sia proprio un accanimento della magistratura nei suoi confronti. Una persecuzione. È preoccupato?
"Onestamente, più che preoccupato sono molto amareggiato. Le 268 pagine del tribunale di Palermo motivano senza ombra di dubbio l'assoluta correttezza del mio operato. La scelta della Procura mi dispiace ma non mi sorprende. Peraltro, ricordo che sono stato sottoposto a un altro processo a Catania, dove già in udienza preliminare sono stato prosciolto: era stata la stessa Procura a chiedere di prosciogliermi".
I pm hanno scelto un procedimento per saltum', che passa dal primo grado alla Cassazione: non è un percorso un po' inusuale?
"Certa magistratura non mi sorprende più, ma ribadisco che io sono stato assolto dai giudici, quindi non è una polemica tra politica e toghe. Alcuni pm hanno perso e non si rassegnano. Ci tengo a precisare che la sentenza di primo grado è stata pronunciata dopo un lunghissimo dibattimento ed è falso, come ho letto, che sia stata una decisione solo in punta di diritto: in realtà sono stato assolto anche sulle vicende di fatto. Ho operato con estrema correttezza e tutte le accuse sono state smontate, anche sui ritardi nello sbarco dei minori e per i respingimenti".
Ogni tanto pensa: avrei fatto meglio a farli approdare?
"No, sono una persona seria. L'ho fatto e lo rifarei".
Riuscirà questo governo a imporre una riforma della giustizia che renda impossibili le continue incursioni della magistratura sul terreno della politica?
"Ho fiducia nei colleghi che se ne occupano e sono fiducioso. Lo dobbiamo agli italiani e a un grande italiano come Silvio Berlusconi".
Separazione delle carriere. E poi?
"Cerchiamo di velocizzare i processi, non è giusto che un cittadino si trovi a dover stare sotto processo per anni".
Cosa pensa del caso Milano? Il sindaco Sala si dovrebbe dimettere?
"Sala dovrebbe dimettersi non per le indagini, ma per la totale incapacità di una giunta che ha bloccato Milano e sta danneggiando i cittadini. Mentre in Italia stiamo recuperando decenni di troppi no e di ritardi con più di 2mila cantieri tra ferrovie e strade Anas, il capoluogo lombardo è paralizzato. Inaccettabile. E meno male che abbiamo reso possibili le Olimpiadi Milano-Cortina e stiamo lavorando per rafforzare le metropolitane investendo miliardi. Di Sala rimangono insicurezza, piste ciclabili prive di senso, multe a raffica".
La sinistra che linciò Toti, e che sta linciando anche lei, invece difende Sala. L'altalena del garantismo?
"Difende Sala e non si è stracciata le vesti per altri guai giudiziari che hanno coinvolto propri esponenti a Prato, come a Bari o in Campania. Due pesi e due misure. Ma è un antico vizio della sinistra a cui siamo tristemente abituati".
L'avviso di garanzia a Sala ha spaccato il campo largo. Pd e 5 Stelle inconciliabili. È la fine del campo largo?
"Secondo me il campo largo non è mai nemmeno iniziato. Si tratta di un accordo di potere per arraffare poltrone, non è una proposta politica".
La Salva-Milano è una legge giusta?
"La Salva-Milano del luglio scorso prevedeva una sanatoria che avrebbe risolto i rilievi urbanistici, salvando la situazione di migliaia di famiglie che avevano acquistato casa e ora non la possono abitare, ma non avrebbe minimamente toccato i profili giudiziari che sono emersi nelle indagini dell'autunno successivo e negli ultimi giorni. La legge di interpretazione autentica promossa a settembre e votata solo alla Camera è stata una proposta parlamentare voluta da Fdi, FI e Noi Moderati su cui la Lega ha dato il suo assenso per lealtà alla coalizione e su cui il governo non ha avuto ruolo. Per rilanciare Milano siamo pronti a organizzare gli stati generali della città, entro la fine dell'estate. In queste condizioni è impensabile che la sinistra possa approvare la vendita di San Siro".
Parliamo di elezioni regionali. Cosa succede in Veneto? Ci sono problemi con Zaia?
"Zaia è uno straordinario governatore, tra i più apprezzati d'Europa, ma purtroppo gli altri partiti non hanno condiviso la nostra proposta per rendere possibile il terzo mandato. Prendiamo atto: Zaia è una risorsa per il Veneto, per la Lega e per tutto il Paese. E in Veneto non possiamo dimenticare l'eccellente governo targato centrodestra e a guida leghista degli ultimi anni".
Il primo agosto entreranno in vigore i dazi di Donald Trump. Cosa succederà?
"Vedremo, conto che l'Italia sappia proporre soluzioni di buon senso non solo nei confronti di Washington, ma anche e soprattutto nei confronti di Bruxelles. In Europa farebbe bene a cancellare urgentemente i paletti che non ci consentono di investire in sanità o in taglio delle tasse, per non parlare del folle Green deal che sta uccidendo il settore automotive in tutto il Vecchio Continente".
La sta meravigliando questa politica così aggressiva di Trump?
"Fa gli interessi degli americani, come aveva promesso in campagna elettorale. Il problema siamo noi europei che non riusciamo a difendere noi stessi".
I dazi mettono in discussione il sovranismo?
"No, erano già stati messi da Trump durante il primo mandato e la stessa cosa ha fatto Biden. Ovviamente dobbiamo tutelare le nostre imprese e sono preoccupato perché non ho fiducia in Von der Leyen".
A cosa ci serve oggi stanziare decine di miliardi per il riarmo?
"Il riarmo europeo non serve a nulla, piuttosto sarebbe utile investire in sicurezza interna per assumere più donne e uomini delle forze dell'ordine e pagarli meglio. A proposito di scelte utili: per la rottamazione agiremo al più tardi nella Finanziaria, così da salvare milioni di famiglie che sono finite nei guai pur essendo in buonafede. E vogliamo dare ossigeno all'automotive ridimensionando il Superbollo auto: servono più di 200 milioni, li troveremo".
L'Europa esiste ancora?
"Il problema non è l'Europa ma l'Unione Europea. Quando c'era la Comunità Economica Europea vivevamo in una situazione ben diversa, nella quale i singoli Stati avevano dignità.
Negli Stati Uniti ci sono due italiani rinchiusi nel centro di detenzione Alligator Alcatraz. Il governo farà qualcosa?
"Certamente sì, sono certo che i colleghi di Giustizia e Esteri si stanno già muovendo".