È una delle tecniche di tortura più diffusa. Viene usata per preparare i detenuti agli interrogatori. È la privazione del sonno, che consiste nel rinchiudere detenuti in celle con musica a un volume molto alto o illuminate in modo che non riescano a dormire, oppure nel lasciare che i prigionieri si addormentino per poi svegliarli allimprovviso. Le conseguenze della veglia forzata, che può durare anche intere settimane, sono deterioramento fisico, tensione, stress, difficoltà a concentrarsi. Ecco come sono ridotti gli inquilini di via Vigevano 45, che si affaccia su piazza di Porta Genova e degli altri due condomini ai civici 2 e 3 di piazzale stazione Genova.
Nella piazza, crocevia tra via Vigevano, via Valenza e corso Colombo, a rendere la vita impossibile a ben 60 famiglie - quanti sono gli inquilini di via Vigevano 45, e altrettanti vivono negli altri due edifici sulla piazza - ben due linee di tram il 2 e il 9. «Ogni volta che passa il tram vibra tutto, finestre, tavoli, muri - si lamenta il portavoce del condominio Massimo Iavicoli -. Addirittura il computer in stand by si accende per via delle vibrazioni. Proprio lanno scorso ho stuccato tutte le crepe, mentre al mio vicino di sopra è addirittura crollato il controsoffitto. La situazione peggiora di notte: dalle 22 a fine servizio e la mattina allalba il rumore e le vibrazioni diventano intollerabili. Essendoci meno traffico i tram viaggiano a una velocità maggiore provocando un rumore insopportabile, da tenerci tutti svegli». Parte della responsabilità è dovuta infatti alle carrozze dei tram, tra le più vecchie della flotta Atm. In realtà non scherzano nemmeno gli scambi, vecchi e arrugginiti, che fanno sobbalzare gli inquilini a ogni curva. La situazione è decisamente peggiorata con le nevicate dello scorso inverno: lasfalto, come in molti altri punti della città, si è crepato allontanandosi ancora di più dai binari. La situazione si complica, però: in porta Genova, infatti, cè il pavè, mentre in via Vigevano lasfalto. «Ci siamo rivolti a Atm, allAsl e al Comune ma nessuno ci dà una risposta, anzi - continua Iavicoli, che sta raccogliendo le firme dei residenti della zona - cè un continuo rimpallo di responsabilità, sembra che nessuno voglia intervenire. Noi intanto non dormiamo di notte, facciamo fatica a concentrarci e a lavorare».
«Come mai lanno scorso il rumore era sopportabile? Se lasfalto, con la neve e il gelo, ha ceduto intorno al binario - la replica di Atm - se ne deve occupare il Comune. Noi controlliamo periodicamente i nostri binari e proprio in porta Genova abbiamo fatto periodicamente una revisione. Le carrozze del 2 sono tra la più vecchie? Ma ai milanesi piacciono tanto». Non certo a quei milanesi che non dormono la notte per via dello sferragliare dei vagoni storici...
Lassessore ai Lavori pubblici del Comune, Bruno Simini, respinge le accuse al mittente: «Se il tram fa rumore la colpa è di Atm che li deve sostituire, se traballano nellasfalto Atm intervenga: lasfalto intorno ai binari è sempre a rischio perché soggetto a vibrazioni». Mentre le istituzioni si rimpallano le responsabilità, i residenti continuano a passare notti in bianco...
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