Politica

Attentato a Belpietro, la solidarietà della politica Pdl: clima avvelenato, seminatori d'odio riflettano

La politica si stringe attorno al direttore di Libero. Solidarietà dal Pdl: "Clima avvelenato". Cicchitto: "I seminatori d'odio riflettano". Ma l'Idv attacca: "Ignobile strumentalizzazione". Maroni: "Atto gravissimo". Fini: "Episodio inquietante"

Attentato a Belpietro, la solidarietà della politica 
Pdl: clima avvelenato, seminatori d'odio riflettano

Roma - La politica si stringe attorno al direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che questa notte ha subito un pericoloso attentato sotto casa. Il Pdl denuncia il "clima avvelenato" per invitare i "troppi seminatori di odio" affinché "riflettano su un clima letteralmente avvelenato". Ma l'Idv bon ci sta e va all'attacco: "Dal Pdl un'ignobile strumentalizzazione".

Maroni: "Massima attenzione" L’episodio che ha visto coinvolto il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, è un "atto gravissimo che ha rischiato di produrre una vittima" e sul quale da parte del Viminale c’è "massima attenzione". Lo dice il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a margine della cerimonia di consegna delle medaglie d’oro ai Vigili del fuoco. "Ho chiamato Belpietro per esprimergli la mia totale solidarietà" dice il ministro sottolineando che le forze di polizia stanno "attentamente monitorando la situazione dell’ordine pubblico". Quello di Belpietro, infatti, spiega il ministro è un atto che si inserisce in un contesto già in fibrillazione. "Ci sono stati nei giorni precedenti altri episodi - sottolinea Maroni - è dunque stiamo prestando la massima attenzione perchè non succedano cose che abbiamo già visto anni fa e che non vogliamo che si ripetano".

Fini: "Episodio inquietante" Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, esprime in una nota "solidarietà, non solo istituzionale, a Maurizio Belpietro, perché nulla può consentire non certo di giustificare ma nemmeno di minimizzare o ignorare un episodio gravissimo e inquietante quale quello che lo ha coinvolto".  

Il Pdl denuncia il clima d'odio Daniele Capezzone, portavoce Pdl, in una nota afferma: "Esprimo vicinanza e solidarietà a Maurizio Belpietro, ai suoi familiari, agli uomini della scorta, ai redattori di Libero. Spero che nessuno sottovaluti l’episodio di ieri, e che troppi seminatori di odio riflettano su un clima letteralmente avvelenato". "Solo nell’ultimo mese si contano: l’aggressione contro Marcello Dell’Utri, l’analoga azione squadristica contro Renato Schifani, il lancio del fumogeno che avrebbe potuto sfregiare il leader della Cisl Bonanni, e ora l’attacco armato contro Maurizio Belpietro. Che altro deve accadere?". Anche il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, parla di "vittima di un sempre più preoccupante clima di odio che grava sul Paese, che non può non sfociare prima o poi in atti di vera e propria violenza". "Che cosa deve ancora accadere in Italia - si chiede Bondi - affinché i maggiori esponenti della sinistra prendano le distanze da coloro che incitano continuamente alla demonizzazione degli avversari politici con parole irresponsabili e gravide di odio?".

Le preoccupazioni di Cicchitto Anche Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, esprime "totale" solidarietà: "Quello che è accaduto costituisce comunque un segnale molto preoccupante. Proprio ieri, provocando la reazione di Leoluca Orlando - e, visto il soggetto, ci onora - avevamo detto che il linguaggio violento usato nelle piazze, in Parlamento e in televisione e l’esaltazione della contestazione che toglie la parola agli avversari politici metteva in moto un meccanismo che alla fine suscita e provoca la violenza autentica. Come è noto, gli apprendisti stregoni che stanno in campo si fanno anche concorrenza sul piano di chi fa affermazioni più spericolate". "L’esempio classico è stato il discorso di Di Pietro alla Camera contro Berlusconi - conclude Cicchitto - purtroppo, guardando i giornali di oggi, vediamo che alcuni di loro hanno chiaramente e volutamente sottovalutato un episodio che, solo per caso e per merito della scorta di Belpietro, ha evitato possibili conseguenze drammatiche".

L'Idv attacca Cicchitto Italia dei Valori esprime "forte solidarietà" a Belpietro e alla sua famiglia, condannando il "gravissimo gesto" di cui è stato vittima, insieme "a ogni altra azione di violenza fisica". E rinnova "pieno e convinto sostegno alla libertà d'informazione". Poi, però, il portavoce Idv Leoluca Orlando passa all'attacco e punta il dito contro Cicchitto: "L'estrema gravita di quanto accaduto ci impone di ignorare le ignobili provocazioni, strumentalizzazioni e le incitazioni alla violenza di Cicchitto".

Lega: "Vile aggressione" "Il fallito attentato di questa notte costituisce una vicenda oscura e preoccupante, che testimonia di un pericoloso clima d’odio verso le idee e le persone che, come te, le esprimono e divulgano con coraggio e chiarezza". Inizia con queste parole una lettera inviata dal presidente della Regione del Veneto Luca Zaia al direttore di Libero pregandolo di "accogliere i miei più sinceri sentimenti di vicinanza e solidarietà che traggono origine dalla stima personale e professionale che nutro nei tuoi confronti, ma anche dall’amicizia che ci lega". Molto duro il presidente dei senatori della Lega Nord Federico Bricolo: "Condanniamo con fermezza la vile aggressione e auspichiamo che le indagini portino rapidamente all’individuazione e all’arresto dei responsabili. E' ora che tutte le forze politiche vigilino e si adoperino con responsabilità per impedire il diffondersi di un clima violento e intollerante".

Il Fatto blocca i commenti Il quotidiano diretto da Padellaro ha bloccato i commenti all'articolo sul falito attentato a Belpietro. Ha spiegato la decisione con un avviso ai navigatori: "Attenzione. Un gruppo di troll (persone che scrivono messaggi provocatori allo scopo di disturbare, ndr) come abbiamo potuto verificare dagli ip, ha postato più volte commenti con incitazioni alla violenza e insulti, nonostante i nostri ripetuti richiami a moderare i toni.

Per questo motivo siamo costretti a chiudere la sezione commenti".

Commenti