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Attentato al circolo di Azione Giovani

Un boato nella notte. L’ennesimo attentato incendiario in una città sempre più scossa dalla violenza di frange estremiste. Il secondo, in dieci giorni all’Appio Tuscolano.
Ieri nel mirino dei teppisti è finita la sede Pdl-Giovane Italia, al civico 39 di via Mirandola. Poco dopo le 3.30 qualcuno ha tagliato la saracinesca e, dopo aver praticato un foro, ha gettato all’interno una lattina contenente liquido infiammabile che è esploso, danneggiando una porta a vetri.
«I residenti del quartiere hanno sentito un forte rumore - racconta Marco Perissa, dirigente nazionale della Giovane Italia - qualcuno si è precipitato sul posto e ha visto i danni all’ingresso del circolo. Ci troviamo di fronte a un episodio molto grave che condanniamo con fermezza. Il prepotente ritorno di atti violenti a Roma ci preoccupa, ma facciamo politica per la gente e non ci faremo intimorire. Ci aspettiamo la solidarietà di tutti i partiti, anche di quella sinistra che con i suoi silenzi si rende spesso complice di tali gesti».
Del caso si occupano gli agenti della Digos e del commissariato San Giovanni. All’alba gli uomini della scientifica hanno effettuato i rilievi, nella speranza di trovare elementi utili alle indagini per giungere agli autori dell’attentato.
«Sembra che questa zona sia diventata teatro centrale degli episodi di intolleranza politica. - interviene il dirigente romano del circolo, Danilo Necco -. Dieci giorni fa le molotov contro il centro sociale Gens Romana. Ora è toccato a noi. Ci aspettiamo massima solerzia nelle indagini per garantire un clima sereno e il regolare svolgimento dell’attività politica sul territorio».
Il sindaco parla di «frange isolate», che continuano a seguire logiche di contrapposizione frontale tali da provocare gravi danni alla collettività. «Il successo della fiaccolata contro ogni forma di intolleranza e discriminazione indica che la città saprà isolare i violenti - tuona il primo cittadino -. Nel condannare questo nuovo grave episodio con fermezza, rinnovo il mio invito alle istituzioni e a tutta la comunità ad abbassare i toni della polemica politica, per contrastare il clima pesante che qualcuno cerca di creare». Unanime è stato il coro di condanna, giunto dai rappresentanti di tutti i partiti. «Voglio esprimere la mia solidarietà ai ragazzi del circolo - sottolinea Fabrizio Santori, presidente della commissione sicurezza del Campidoglio -. Non c’è dubbio, infatti, che frange estremiste stanno tentando con questi gesti vigliacchi di minare il dialogo democratico e politico in un momento in cui, proprio grazie all’impegno del sindaco Alemanno, si sta riaprendo una stagione di confronto anche sugli anni di piombo». Samuele Piccolo, vicepresidente del consiglio comunale, chiede l’appoggio della sinistra per isolare i delinquenti e indagini rapide per assicurare i criminali alla giustizia. «Mercoledì è stata una giornata importante, con il sindaco Alemanno che ha abbracciato il papà di Walter Rossi, assassinato 32 anni fa - dichiara Piccolo - nella notte qualcuno ha pensato bene di dare una risposta a quell’incontro con l’attentato alla nostra sede di piazza Ragusa, ma i romani non si faranno intimidire».

Infine il deputato Pdl Gianni Sammarco stigmatizza l’azione di chi «vorrebbe riportare l’orologio indietro di trent’anni». «Questi soggetti sono incapaci di sottostare a regole democratiche e civili - spiega -. Ritengo sia ora che il confronto politico riprenda con toni pacati».

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