
Dovrebbero finire entro la fine anno, i lavori per il raddoppio dell'Ospedale dei bambini Vittore Buzzi. Il nuovo monoblocco di cinque piani più due interrati, tra via Castelvetro e via San Galdino, in zona Sempione, avrebbe dovuto essere pronto nel 2024. Il progetto preliminare risale al 2008, così come anche il finanziamento ministeriale di 40 milioni di euro, cui si sono aggiunti 12 milioni raccolti dalla Fondazione Buzzi. Per quanto riguarda il nuovo Pronto Soccorso, la Fondazione mira a equipaggiare la Shock Room, l'area di emergenza pediatrica per i casi più gravi.
Una serie di ritardi e di intoppi burocratici hanno procrastinato l'avvio delle opere. La nuova palazzina ospiterà al seminterrato l'area diagnostica, al piano terra il nuovo pronto soccorso e la degenza pediatrica d'urgenza, al primo la terapia intensiva e sub intensiva neonatale e la patologia neonatale. Al secondo la terapia intensiva e sub intensiva e la degenza a bassa complessità chirurgica, al terzo il blocco operatorio. Al quarto il giardino curativo, la biblioteca e la ludoteca e i locali tecnici, al quinto e ultimo il giardino terapeutico. In copertura pannelli fotovoltaici e fototermici.
«L'ultimo ritardo - specifica la dg Maria Grazia Colombo - non è imputable alla stazione appaltante, ma a un gruppo di teppisti che, una sera che ha vinto l'Inter, hanno buttato un fumogeno all'interno dell'area di cantiere a metà febbraio: non c'è stato dolo, solo un atto vandalico che ha provocato danni enormi e un ulteriore anno di ritardi. L'incendio ha intaccato le strutture al piano terra mentre il fumo si è infiltrato nei canali di areazione. Ora si stanno facendo le ispezioni: a metà giugno sapremo se è necessaria una bonifica». I danni ammontano a un milione e la fine dei lavori è slittata a fine 2025. Dopodichè si procederà con i collaudi.
Regione Lombardia ha assegnato ulteriori finanziamenti da 1,5 milioni per le apparecchiature: «Soldi che abbiamo speso - continua la direttrice generale - ma i macchinari acquistati devono rimanere nei magazzini
delle aziende perchè la struttura non è pronta. Per giugno 2026 la palazzina sarà pronta, poi bisognerà reclutare il personale: una settantina tra medici e infermieri». A settembre 2026 dovrebbero entrare i primi pazienti.
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