Attori, chef, ministri, popstar. Giffoni tra cinema e cronaca

Oggi tra gli ospiti del Festival (che finirà il 26) ci sono anche Toni Servillo e il ministro Locatelli

Attori, chef, ministri, popstar. Giffoni tra cinema e cronaca
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Più che un festival, Giffoni è un modo di intendere la vita. D'accordo è un festival cinematografico, ma le giurie sono composte da giurati compresi tra i 3 e i 18 anni, che sono sostanzialmente lo sguardo del futuro. È un festival cinematografico ma si allarga su musica e televisione ed editoria perché il cinema non ha frontiere. È un festival cinematografico ma ogni anno diventa il crocevia dell'attualità anche politica, sicuramente sociale, qualche volta persino sportiva. Ad esempio, soltanto oggi lunedì 21 luglio è previsto l'arrivo di Ermete Realacci e Padre Enzo Fortunato, dell'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, di Maurizio Landini segretario della Cgil, del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, di Michele De Blasio chef con stella Michelin, di Max Angioni e Volfango De Biasi e infine di Toni Servillo (foto). Ed è così ogni giorno.

In poche parole, la 55esima edizione del Giffoni Film Festival, che finirà il 26 luglio, è come al solito uno sguardo sull'attualità filtrata con gli occhi della gioventù. Un'idea che venne tantissimi anni fa al fondatore Claudio Gubitosi (che a fine anno lascerà l'incarico a un team con il figlio Jacopo come direttore generale), che ha resistito all'evoluzione dei tempi e che oggi rappresenta un caposaldo concreto nel delicatissimo e volatile percorso della Gen Z (e adesso anche della Generazione Alpha) verso la conoscenza. A Giffoni, paesino a pochi chilometri da Salerno, si toccano con mano, si verificano tante cose che altrimenti rimarrebbero distanti sui display o sui social. Si parla. Si giudica (i film). Si smontano i pregiudizi. Insomma si conosce.

I giurati che stanno valutando i quasi cento film arrivano da una trentina di paesi nel mondo e sono obbligati, almeno per qualche giorno, a uscire dalla bolla social e a confrontarsi gli uni con gli altri.

Ed è per questo che, paradossalmente, anno dopo anno il Giffoni diventa sempre più una palestra di realtà per chi si allena quasi esclusivamente con attrezzature e filtri digitali. E non è un valore aggiunto da sottovalutare.

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