Potrebbero essere settimane con alcune criticità per le compagnie aeree che atterranno e partono dall'aeroporto Malpensa di Milano: il carburante per i velivoli, infatti, è limitato a causa del problema con una raffineria di Eni.
Il consiglio alle compagnie
Per questa ragione è stato emesso un Notam, un avviso depositato presso un'autorità aeronautica che informa i piloti a rifornirsi maggiormente in altri scali. "Si richiede agli operatori riforniti da Eni, quando possibile e in base alla rotta e all’orario del volo, di calcolare una quantità sufficiente di carburante dall’aeroporto precedente per le successive tratte di volo", recita il bollettino come pubblicato dal Corriere. La problematica dovrebbe persistere almeno per tutto l'anno con il ripristino delle normali condizioni soltanto da gennaio 2026.
Le cause
Il problema nasce dal fatto che Malpensa viene rifornita da due principali raffinerie: quella di Sannazzaro e un'altra a Trecate con la problematica che nasce nella prima. "A seguito di un problema agli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, Eni conferma una parziale e temporanea riduzione della produzione di jet A1 nei mesi di ottobre e novembre", spiega una portavoce al quotidiano. Quando si parla di "Jet A1" si intende un tipo di carburante per aviazione a base di cherosene utilizzato nella maggior parte dei motori a reazione e a turbina, compresi quelli degli aerei civili e militari, nonché degli elicotteri.
La preoccupazione delle compagnie aeree
Per quanto le criticità, a oggi, siano minime e tutti i voli hanno piena operatività, alcune compagnie hanno espresso un po' di preoccupazone soprattutto per il prossimo mese. "A oggi nessun problema di disponibilità di jet fuel è rilevato e sono già in atto misure attraverso rifornimenti alternativi, grazie ai quali le conseguenze sull’operatività dello scalo saranno limitate. Eni ha ritenuto comunque di avvisare la società aeroportuale che gestisce l’aeroporto di Malpensa segnalando la situazione e invitando, in via cautelativa, a comunicare alle compagnie affinché non concentrino i rifornimenti nello scalo", aggiunge la portavoce.
Cosa accadrà in seguito
Le preoccupazioni, legittime, nascono dal fatto che mentre adesso la riduzione della disponibilità di cherosene è limitata al 10%, a novembre potrebbe essere del 25% con conseguenze ben diverse dalla stretta attualità. Da qui, l'invito ai piloti di mettere più carburante del previsto altrove che possa bastare anche per altre tratte.
Per cercare di limitare i problemi si cercherà di smistare carburante a Rho con autobotti, il Gruppo Sea metterà a disposizione il deposito di carburante pure ad Eni ed è stata chiesta una mano anche alla raffineria "rivale".