Come accade ogni anno, il mese di dicembre è quello nel quale emergono i dettagli circa le interpretazioni delle quartine scritte da Michel De Nostradame, noto al mondo con il nome di Nostradamus.
Si tratta sempre, è bene sottolinearlo, di interpretazioni di quei testi raccolti in "Centurie" dal medico francese, vissuto agli inizi del '500 e scritti quando aveva raggiunto l'età di circa cinquant'anni, che hanno da sempre affascinato chi le ha lette anche nei secoli successivi. Molte delle sue profezie, tradotte e analizzate da astrologi ed esperti di esoterismo, si sarebbero realizzate, il che ha spinto anche tanti sovrani, tra i quali Caterina De' Medici, a cercare di ottenere dalle quartine delle indicazioni illuminanti per il futuro. Si parla di "interpretazione" nello specifico proprio perché gli scritti di Nostradamus non recano date o luoghi precisi, il che li rende oscuri. Come chiave di lettura privilegiata, alcuni interpreti ricorrono alla numerologia, prendendo come riferimento, essendo il prossimo anno il 2026, la strofa 26 di ciascuna Centuria. Così facendo, le previsioni non sembrano particolarmente incoraggianti.
Con questa metodologia, ad esempio, l'attenzione si focalizza su un verso nel quale un importante personaggio politico, forse un capo di Stato, verrà violentemente centrato da un fulmine: c'è chi ha parlato di una semplice deposizione e chi addirittura di un omicidio. Preoccupa la "pandemia che sorgerà dalla Toscana", per quanto sia un'interpretazione ambigua dal momento che si potrebbe pensare non tanto alla nostra Regione quanto all'omonimo virus trasmesso dai pappataci. Con lo stesso sistema l'attenzione si sofferma su una crisi marittima nei mari d'Oriente, su una ferita che colpirebbe un membro della famiglia reale di Spagna e su un conflitto mondiale che scaturirebbe da un non identificato discendente di una dinastia sanguinaria.
Altri interpreti presagiscono un anno di tensioni dal punto di vista geopolitico, soprattutto basandosi sulle quartine in cui si parla di "battaglie vicine al mare" e "alleanze improvvise": il timore è quindi quello che si possano creare ulteriori spaccature tra le grandi potenze mondiali.
Nei versi in cui si fa riferimento a "fuoco dal cielo" o "terre sommerse", invece, gli studiosi di Nostradamus hanno voluto vedere la possibilità del verificarsi di intensi disastri naturali. Laddove il medico francese parla di "monete corrotte" e "mercati inquieti", invece, c'è chi ha voluto vedere l'anticipazione dell'acuirsi della crisi economica a livello globale. Un quadro decisamente negativo, da qualunque punto di vista lo si voglia cercare di leggere, ma pur sempre frutto di interpretazioni.