Il delirio di Saviano: "Morte di Amarena? Colpa della legittima difesa"

Per lo scrittore campano è colpa de "l'istinto che si va formando in alcuni: entri nella mia proprietà, sparo". L'attacco, neppure tanto velato, alla Lega

Il delirio di Saviano: "Morte di Amarena? Colpa della legittima difesa"
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Prima la parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Eleonora Evi, che ha tirato in ballo il decreto del governo sulla caccia per attribuire la responsabilità morale dell'uccisione dell'orsa Amarena all'esecutivo, ora arriva addirittura Roberto Saviano, che alza ancora di più l'asticella, scomodando la legittima difesa per la quale da tempo si sta battendo la Lega. Se queste sono le argomentazioni degli avversari politici del governo Meloni, la maggioranza può dormire sonni tranquilli.

L'uscita di Saviano

Scrive l'autore di Gomorra su X-Twitter: "Perché uccidere un’orsa che da anni si aggira pacifica per Sebastiano dei Marsi senza mai aver aggredito, divenendo insieme ai suoi cuccioli parte della vita quotidiana del paese? Perché non entrare in casa e chiamare i soccorsi? Perché sparare?".

Tutte domande legittime. Interrogativi che, dopo che è stata data la notizia della morte di Amarena, la femmina di orso marsicano uccisa nella sera del 31 agosto a San Sebastiano dei Marsi, si stanno ponendo in molti.

Saviano, però, va oltre. Quale occasione migliore, infatti, per gettare fango sul governo? Se Eleonora Evi ha scelto di attaccare direttamente, parlando del decreto sulla caccia, lo scrittore campano sceglie però un'altra strada. "Forse perché - ipotizzo - siamo stati tutti sottoposti alla propaganda su quando sia legittima la legittima difesa?", si domanda. "Forse perché abbiamo dibattuto per settimane sulla barbarie della condanna a morte, in Trentino, di un orso che poi si è scoperto essere incolpevole? Non so, ma l'uso della violenza punitiva fai da te, quando colpisce il mondo animale, non è più solo ascrivibile al perimetro della colpa, ma diventa un atto grottesco". E, ancora: "L'assassino dell'orsa ha considerato la sua proprietà come limite invalicabile e luogo in cui poter imporre la sua legge proprio perché era nella sua terra. Come chi diceva 'la difesa è sempre legittima'".

Si capisce perfettamente dove Saviano vuole andare a parare. Il riferimento alla battaglia della Lega per la legittima difesa è palese. Solo che la Lega sta combattendo per tutti quei cittadini che si sono visti costretti ad agire per tutelare se stessi.

"Da anni viene orrendamente proclamato da più parti: armati, spara, difenditi", sentenzia dunque

Saviano. "Così l'istinto che si va formando in alcuni è proprio questo: entri nella mia proprietà, sparo. D'istinto. Come se il solo valicare rendesse uomini e animali bersagli da abbattere".

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