
La casa d’aste Bolli&Romiti ha reso pubblico il catalogo dell’asta dedicata a Moira Orfei, un omaggio alla regina del circo attraverso una selezione di oltre 200 oggetti che raccontano la sua carriera e il suo stile inconfondibile.
Cosa c'è nell'asta
Tra i lotti messi in vendita figurano costumi di scena, pellicce, finimenti per elefanti e cavalli, gioielli personali, abiti utilizzati dagli artisti nei suoi spettacoli, locandine d’epoca, l’iconica collezione di occhiali e persino la celebre "cofana", il copricapo diventato simbolo della sua immagine e spesso oggetto di parodie affettuose.
Dove si terrà l'asta
"Una vita per il circo - Momorabilia di Moira Orfei" questo il nome dell'asta, avverrà martedì 10 giugno 2025 dalle ore 18.00 mentre l'espozione da sabato 7 giugno a lunedì 9 giugno 2025 dalle 11 alle 18 a Palazzo Cenci a Roma.
Come poter partecipare all'asta
Tre sono le modalità di partecipazione: con l'Asta Live, con un'offerta scritta e la partecipazione telefonica. Tutte le informazioni sul sito della casa d'aste.
Le polemiche
Se da un lato, l’asta ha entusiasmato migliaia di fan desiderosi di aggiudicarsi un pezzo del mito di Moira Orfei dall’altro ha suscitato polemiche. Lara Orfei, figlia di Moira e sorella di Stefano, ha infatti reagito con una dichiarazione accorata, sollevando dubbi sulla legittimità della vendita e prendendo le distanze dall’iniziativa. Lara ha inoltre ricordato di non essere coinvolta in alcun modo, così come avvenne per l’asta dei gioielli di sua madre nel 2021.
La disputa familiare ha subito acceso l’interesse dei media, tanto che Stefano Orfei, rimasto inizialmente in silenzio dopo le dichiarazioni della sorella Lara, ha scelto di rompere il silenzio con una lunga e pungente lettera aperta. "Cara Lara, grazie. Davvero. No, non è ironia gratuita, anche se un pizzico di ironia, come sai, fa parte del nostro stile", scrive Stefano, aprendo con toni apparentemente concilianti ma carichi di sottintesi.
"Ti ringrazio sinceramente per aver riportato l’attenzione sull’asta del prossimo 10 giugno, dando alla notizia una nuova spinta mediatica", aggiunge, sottolineando come la polemica abbia, di fatto, aumentato la visibilità dell’evento. Stefano definisce la sorella "una testimonial involontaria ma efficace" e le esprime – con un po' di sarcasmo – la propria gratitudine. Tuttavia, ammette anche un certo dispiacere per quanto letto e ascoltato nei giorni scorsi, affermando: "Mi rattrista ritrovare parole che sembrano raccontare una storia parallela alla realtà".
Le incomprensioni tra i due fratelli sull’eredità di Moira Orfei, d’altronde, non sono nuove: una frattura che riemerge puntualmente ogni volta che il nome della celebre artista torna sotto i riflettori.
L'accusa
"Il mio primo grande dispiacere è essere stato trascinato in una polemica pubblica che tocca direttamente nostra madre e nostro padre – due figure straordinarie che, nel corso della loro lunga carriera, non hanno mai avuto bisogno di ricorrere a simili bassezze. Il loro nome e il loro esempio meritano rispetto, non frasi ad effetto diffuse tra interviste e social media", scrive Stefano.
Rivolgendosi poi alla sorella, prosegue con toni critici: "Eri perfettamente a conoscenza del progetto di rilancio del Circo Moira Orfei, un’iniziativa nata da amore e
determinazione, alla quale sei stata coinvolta sin dall’inizio. Non solo tu, ma anche i tuoi figli, i miei nipoti, ne erano parte integrante. Non si tratta di qualcosa nato all’improvviso: era un sogno condiviso".