Attualità

Un "mollusco killer" infesta il lago di Garda: ecco cosa succede

Scoperta una nuova specie nel lago di Garda, la Dreissena bugensis arriva dall'est Europa, ed è molto invasiva. Cosa dicono gli esperti

Immagine da Wikipedia
Immagine da Wikipedia

Specie aliena nel Lago di Garda, un invasore arrivato nel maggiore lago italiano grazie alle chiglie delle barche in arrivo da altri Paesi europei, soprattutto dell'Est. Si tratta di un mollusco, la Dreissena bugensis, maggiormente conosciuto come Quagga mussel (cozza Quagga).

Al momento non c'è una vera e propria allerta, anche se gli esperti del settore stanno monitorando la situazione. La Dreissena bugensis è una specie di cozza d'acqua dolce molto invasiva, nota per essere in grado di soppiantare facilmente gli altri molluschi.

La scoperta

È la prima volta che degli esemplari di Dreissena bugensis vengono trovati in Italia. Dopo il lago di Ginevra e alcuni specchi d'acqua in Francia, pare proprio essere giunto il nostro turno.

Recente lo studio della Fondazione Edmund Mach, che ha pubblicato un'accurata relazione a riguardo, dal titolo "First record of quagga mussel, Dreissena bugensis Abdrusov, 1987, in Italy; morphological and genetic evidence in Lake Garda". Le firme sono quelle degli esperti Nico Salmaso, Francesca Ciutti, Cristina Cappelletti, Massimo Pindo e Adriano Boscaini. (Qui lo studio).

Il primo avvistamento del mollusco risale a marzo 2022, quando è stato individuato in due zone del Lago di Garda, a Castelletto di Brenzone e Bardolino. Ma da dove arriva la Dreissena bugensis? La specie è originaria del fiume Dnepr, che nasce dall'altopiano del Valdaj (Russia occidentale), percorre la Bielorussia e attraversa l'Ucraina, bagnando la capitale Kiev.

Sono le imbarcazioni, fanno sapere gli esperti, a permettere il transito dei molluschi, trasportando sia esemplari adulti che larve.

La Dreissena bugensis

Di una dimensione simile a quella della cozza zebra, larga circa 20 mm, la cozza Quagga ha un guscio generalmente nero, giallo e/o a zig-zag, ma rispetto a quello della cozza zebra è più chiaro verso l'estremità della cerniera.

Si nutre filtrando le acque (fino a un litro o più al giorno), rimuovendo fitoplancton, zooplancton e alghe. Il problema è che può formare tappeti di biomassa fino a 200 metri di profondità, attaccandosi a eventuali tubature che passano nei fondali e a manufatti portuali. Potrebbero, pertanto, verificarsi dei danni.

Una specie invasiva

"Questo mollusco è una specie altamente invasiva tanto che, come successo per esempio nel Lago di Costanza, è stata in grado di soppiantare anche le specie aliene precedentemente presenti, colonizzando velocemente l’intero ambiente", ha spiegato a Il Giorno Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda. "Per il Garda potrebbero volerci solo 4 anni per questo, stando alla velocità con cui si è estesa nel Lago di Costanza. Possiamo quindi dire che è cominciata una colonizzazione 2.0 dove le specie invasive precedentemente insediate, potrebbero essere soppiantate da altre ancora più invasive", ha aggiunto.

Dal momento che sono state le imbarcazioni provenienti dall'estero a portare la Dreissena bugensis in Italia, cosa accaduta anche per altre specie, si rende più che mai necessaria la sanificazione delle carene e dei motori prevista dal Contratto di Lago dell'ottobre 2019.

Commenti