Privacy, dal 3 novembre LinkedIn userà i dati degli utenti per addestrare la sua IA

Restano pochi giorni per opporsi all'utilizzo dei dati personali da parte di LinkedIn. Ecco cosa ha detto il Garante della Privacy

Privacy, dal 3 novembre LinkedIn userà i dati degli utenti per addestrare la sua IA
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Occhio alla data del 3 novembre, quando LinkedIn, noto social network professionale in cui caricare il proprio curriculum, comincerà a utilizzare i dati dei propri utenti per istruire e potenziare la propria Intelligenza artificiale generativa. Una notizia che ha destato non poche preoccupazioni, specie per quanto riguarda il rispetto della privacy. Sul caso si è espresso proprio lo stesso Garante.

La stessa LinkedIn ha spiegato in un comunicato la propria necessità di agire in tal senso. La piattaforma dovrà addestrare la propria IA, e per fare questo saranno impiegati alcuni dati appartenenti agli utenti del sito. Saranno utilizzati nomi, foto, esperienza professionale, competenze e certificazioni, brevetti, posizione lavorativa e tutto ciò che si trova in ciascun profilo utente. Oltre a questi, saranno raccolti anche dati relativi a offerte di lavoro, domande di selezione e anche informazioni relative ai quali curriculum sono stati inviati. La piattaforma utilizzerà anche dati di gruppo, comprese attività e messaggi pubblicati nelle piccole comunità, così come post, pubblicità e altro. Persino i feedback e le segnalazioni saranno considerati utili. LinkedIn ha avvisato i propri utenti mediante dei messaggi inviati via email e tramite l'apposita applicazione, resta ora ai destinatari decidere che cosa fare.

Per fortuna, per chi non fosse d'accordo, è possibile opporsi, ma ciò deve essere fatto entro la data del 3 novembre.

Sul caso è intervenuto il Garante della Privacy, che sta seguendo con molta attenzione questa vicenda. "L'opposizione, se esercitata prima del 3 novembre, permette di sottrarre all'addestramento dell'intelligenza artificiale di LinkedIn tutte le informazioni personali, mentre se esercitata dopo interesserà solo i contenuti pubblicati successivamente e non quelli già online. In caso di mancata opposizione, LinkedIn utilizzerà tutti i predetti dati per l'addestramento della propria intelligenza artificiale", fa sapere il Garante in un comunicato stampa. "Nel frattempo il Garante sta lavorando con le altre Autorità europee per verificare che l'iniziativa promossa da LinkedIn sia conforme alla normativa in materia di privacy".

Il Garante della Privacy ha messo a disposizione (qui) una scheda informativa per agevolare l'esercizio del diritto di opposizione.

Per opporsi all'utilizzo dei propri dati si può agire entrando nella pagina https://www.linkedin.com/mypreferences/d/settings/data-for-ai-improvement: in questo caso, dopo aver effettuato il login, si dovrò disattivare la spunta sulla voce "Usa i miei dati per addestrare i modelli di IA per la creazione di contenuti"; in alternativa, si può andare all'indirizzo https://www.linkedin.

com/help/linkedin/ask/TS-DPRO e scegliere l'opzione "Opposizione al trattamento per l'addestramento dei modelli di AI finalizzati alla creazione dei contenuti" nel menù a tendina. Nella checkbox che si aprirà, andrà spuntata la voce "Mi oppongo all'uso dei miei dati personali da parte di LinkedIn per l'addestramento di modelli di AI generativa finalizzati alla creazione di contenuti".

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