
Il recente sequestro di uno studio dentistico abusivo a Prato, privo di autorizzazioni e gestito da soggetti senza titoli, ha riacceso l’attenzione pubblica su una delle piaghe più gravi e troppo spesso sottovalutate del sistema sanitario italiano, ovvero l’abusivismo in ambito odontoiatrico. Un fenomeno che, secondo gli esperti, non solo mina la salute dei pazienti ma danneggia l'intero settore, screditando la professionalità di chi opera nel rispetto delle regole e della deontologia. A commentare il caso è il Dott. Emanuele Puzzilli, noto odontoiatra romano con studio anche a Milano, da anni impegnato nella promozione di una cultura della salute orale che metta al centro etica, trasparenza e prevenzione.
“L’abusivismo non è solo una truffa economica, ma un rischio clinico enorme per chi si affida a mani sbagliate – afferma il Dott. Puzzilli – Non si tratta solo di igiene o materiali scadenti: si parla di diagnosi errate, infezioni, danni irreversibili. Purtroppo il paziente medio non è sempre in grado di capire a chi si sta affidando. Per questo serve più informazione, più cultura e più consapevolezza”. Per questo motivo e per aiutare i pazienti a orientarsi, il Dott. Puzzilli ha stilato un piccolo vademecum in cinque punti. Cinque segnali semplici ma fondamentali da osservare quando si varca la soglia di uno studio dentistico. Il primo consiglio è di verificare che i titoli siano sempre esposti in modo chiaro e verificabile.
“Il segnale è banale ma spesso ignorato, ogni professionista ha l’obbligo di esporre il proprio titolo accademico e il numero d’iscrizione all’albo. Verificare online l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri è un diritto del paziente e richiede meno di un minuto”, sottolinea il Dott. Puzzilli. Diffidare da chi non espone, non specifica o minimizza la propria formazione.
Il secondo punto riguarda invece la sterilizzazione degli strumenti, l’igiene delle superfici, e i dispositivi monouso. “Un ambiente pulito non è questione di estetica, ma di sicurezza. Se il paziente percepisce trascuratezza o approssimazione nei protocolli igienici, ha tutto il diritto di chiedere spiegazioni”, ribadisce. Fondamentale quindi verificare che ci sia un ambiente igienico e protocolli evidenti.
Una terza regola da non sottovalutare mai è che diagnosi e preventivo non possono avvenire “a occhio”. “Un professionista serio parte da una diagnosi dettagliata, anche attraverso esami diagnostici. Chi propone interventi immediati, senza analisi né documentazione, spesso nasconde superficialità o interessi economici”. Il preventivo, ricorda il Dott. Puzzilli, deve essere trasparente e dettagliato, mai generico.
E arriviamo al quarto e ultimo consiglio, ma non per rilevanza, il Dott. Puzzilli sottolinea l’importanza dell’empatia e del dialogo perchè la cura comincia prima della terapia e un parametro spesso trascurato riguarda la capacità di ascolto. “Un bravo dentista non ti mette subito in poltrona, ti ascolta. Chiede, spiega, rassicura. Il tempo dedicato alla comunicazione è parte integrante della terapia. Se manca questa fase, il rischio di errori o incomprensioni cresce”.
Il caso di cronaca di Prato, per quanto grave, non è un’eccezione. Secondo le stime delle principali associazioni di categoria, in Italia operano ancora centinaia di studi odontoiatrici non autorizzati o gestiti da falsi professionisti. Il danno è duplice perchè colpisce la salute dei pazienti e alimenta un mercato parallelo che sfugge a ogni controllo fiscale e sanitario.
Per questo il Dott. Puzzilli propone una maggiore sinergia tra ordini professionali, autorità sanitarie e mezzi di comunicazione: “Serve un’alleanza tra chi fa informazione e chi lavora per la legalità. Solo così si potrà proteggere i cittadini e valorizzare l’eccellenza della nostra odontoiatria, che resta tra le migliori al mondo quando opera nel rispetto delle regole”.
Il percorso di sensibilizzazione del Dott. Puzzilli non si ferma qui.
Dopo aver introdotto le più importanti novità tecnologiche del settore nel suo studio e lanciato la nuova sede a Milano, dal forte impatto architettonico e comunicativo, l’obiettivo del professionista è di comunicare il mondo dell’odontoiatria con un racconto che superi la sfera clinica per abbracciare i temi della salute come diritto, della prevenzione come stile di vita e dell’identità estetica come fattore di benessere e autostima.“Il sorriso, conclude, è oggi uno degli strumenti più potenti della comunicazione personale. Ma non può esserci bellezza senza salute. E non può esserci salute senza etica”.