Faccio eco alla lettera della signora E. Mio figlio, bello, talentuoso, in carriera e, mi sia perdonato, di ottima famiglia, ha addirittura sposato una donna che detesto. Bruttina, ordinaria, più vecchia di lui e arrampicatrice. Temo non gli sia neppure fedele. Ma è la classica femmina che sa come “intortare” i maschi. Forse proprio a causa di questa sua mediocre dotazione ha sviluppato una specie di arte da ammaliatrice e in ogni caso “l’argomento” deve interessarle parecchio o in ogni caso si tratta di un ambito nel quale deve essere molto abile. È l’idea che mi sono fatta vedendo mio figlio manovrato da lei come una pedina e sono anche le voci che ho raccolto in giro per il paese nel quale entrambe viviamo. Il problema è che lei (peraltro in extremis rispetto al suo orologio biologico) ha provveduto a renderlo padre. E così sono stata costretta a fingere di accettarla. Ma davvero non la sopporto e credo non sia adatta a mio figlio.
Ilda
Cara Ilda, ha centrato la questione: il sesso. Lo scoglio sul quale si infrange il cervello di qualunque uomo, anche dei più intelligenti. Spesso mi sento sopraffatta dalla responsabilità che abbiamo, noi madri di maschi, nell’allevare un uomo degno di questo nome. Ci penso, mi interrogo, mi giudico. Poi arriva una come sua nuora e mi arrendo al fatto che in realtà, alla fine, siamo e saremo sempre noi donne ad “armare” gli uomini contro altre donne. E ora che ho un figlio maschio ne comprendo anche il motivo. Hai voglia a spiegare come essere rispettosi, galanti, fiduciosi se poi compare all’orizzonte una maliarda in cattiva fede e inizia a muovere i fili di quello che una volta era il tuo bambino. L’istinto, di noi madri, sarà sempre quello di proteggerlo e di metterlo in guardia rendendolo sospettoso, diffidente, perfino meschino pur di difendersi. E il mezzo, della suddetta Circe e di tutte quelle come lei, sarà sempre quello di obnubilarlo sotto alle lenzuola. Quindi, secondo lei, chi avrà la meglio, cara Ilda? Se non altro nell’immediato. Ora che poi la “strumentale” ha trovato il modo di rendere padre suo figlio e lei nonna, mi viene anche difficile suggerirle di continuare la battaglia.
La soluzione è buon viso a cattive corna
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