Pensavo di piacerle e invece mi ha ghostato. Sarà di certo colpa mia ma non riesco proprio a capire cos’ho fatto. Ci siamo conosciuti in discoteca con amici comuni, finalmente sono riuscito a farmela presentare perché era dall’ultimo anno di liceo che mi piaceva. Ma allora io stavo con un’altra ragazza, lei aveva un tipo più grande che la veniva a prendere all’uscita da scuola, poi c’è stata la maturità e ognuno per la sua strada. Ma non me la sono mai del tutto tolto dalla testa e negli ultimi tre anni mi è capitato di incontrarla in giro. Così alla fine ho chiesto ad alcuni miei amici di organizzare una serata e di invitarla. E così è stato. Con grande sorpresa si ricordava perfettamente di me: sapeva anche che moto avevo all’epoca e in che modo ero vestito un certo giorno in cui siamo finiti nella stessa aula di francese perché la nostra prof di spagnolo era assente. E mi ha anche rivolto una battutina acida sulla ragazza con la quale stavo quand’ero in quinta. Giuro che mi è sembrata proprio gelosa. Fatto sta che dopo la serata in discoteca ci siamo scambiati gli account e abbiamo iniziato a sentirci e a vederci. Forse ho sbagliato a non invitarla mai “da sola”, le ho sempre proposto di unirsi a uscite con i miei amici o con quelli comuni. Ma mi sembrava normale, non ci ho mai visto niente di male. L’ultima volta che ci siamo visti ero anche andato a prenderla a casa assieme a una nostra amica. Poi è sparita e mi ha ghostato.
Edo
Ma Edo... Ma Edo...! Ghostato, account, la fine del liceo tre anni fa... Lei è giovanissimo e io sono nata nel Pleistocene. È vero che nulla so delle dinamiche sentimentali moderne. Ma anche con queste premesse mi viene da dire: come si fa a non invitare mai “da sola” una ragazza che ti piace?! E soprattutto, come si fa, l’unica volta che la si va galantemente a prendere sotto casa a presentarsi con un’amica comune?! Forse sbaglio ma secondo me certe cose non cambiano mai, o quantomeno non così tanto e una ragazza vorrebbe ancora oggi poter capire, con gesti rispettosi, di essere il centro dell’attenzione di qualcuno.