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"Sono solo bischerate…". Le surreali scuse degli eco-vandali

Irene, una giovane attivista toscana, si lascia andare a patetiche giustificazioni per motivare le iniziative del movimento di Ultima generazione

"Sono solo bischerate…". Le surreali scuse degli eco-vandali

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Gli eco-vandali di Ultima generazione si stanno rendendo sempre più ridicoli. E non solo per i molteplici blitz devastatori che hanno compiuto nei confronti delle varie opere d'arte e monumenti di tutta Italia, ma anche (per non dire soprattutto) per le surreali giustificazioni che utilizzano per autoassolversi. L'ultima - in ordine di tempo - è stata tale Irene, un'attivista del movimento ecologista della Toscana; in particolare della Versilia. Ed è proprio nel capoluogo della Regione del centro Italia che si è tenuto l'imperdibile evento di presentazione di questo pseudo fenomeno sociale. Al circolo Arci di San Niccolò di Firenze, la giovane eco-vandala ha inanellato una serie di strafalcioni uno dietro l'altro (e tutti concentrati in pochissimi minuti) da fare impallidire il peggiore gaffeur presente sul pianeta Terra (a loro così tanto caro).

Si può anche lasciare un attimo da parte la frase "non ci sentiamo un'associazione a delinquere, lo sapevamo che questo poteva essere il rischio se fossimo stati efficaci": ci sarà un processo apposito per accertare se effettivamente sussiste questa fattispecie di reato. Ma è tutto il resto che risulta a dir poco sconcertante. Irene sostiene infatti che le reazioni indignate che hanno scatenato una larga fetta dell'opinione pubblica siano tutte "un'esagerazione: non stiamo facendo un danno a nessuno". Lo andasse a dire alla statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano che, ormai dopo quasi due mesi dall'imbrattamento di questi geni, è ancora sporca di vernice ed esposta in bella vista, per la gioia di tutti i cittadini milanesi e i turisti che stanno ripopolando in queste settimane la metropoli lombarda. Senza contare che tutto il lavoro di restauro costerà più di 200mila euro ai contribuenti. Ma loro se ne fregano: tanto hanno già deciso di non pagare le multe loro comminate. Del resto, "basta una pioggia e la tinteggiatura va via subito". Se solo non ci fosse la siccità (sembra quasi un cane che si morde la coda). E loro controllano sempre che le loro armi a disposizione "non facciano danni".

La verità è che tutte queste iniziative "stanno facendo paura". E qua viene subito in mente Fabio De Luigi, nei panni di Carlo Lucarelli, quando fissava la telecamera e recitava il suo celebre tormentone ("Paura, eh!") con tanto di gesto con la mano destra. Sì, perché "sono bischerate quelle che facciamo, ma alziamo la voce e questo dà noia, e questo fa una maledetta paura". Più che altro il vero sentimento che gli eco-vandali producono nelle persone comuni è l'ira, specialmente quando si mettono seduti per terra in mezzo al Grande Raccordo Anulare alle 8 di mattina mentre la gente sta andando a lavorare. "I nostri blocchi a Roma durano un quarto d’ora perché poi arriva la polizia". E ci mancherebbe altro.

Insomma: "Ultima generazione sa che disobbedire non porterà il cambiamento sociale necessario per salvarci dal cambiamento climatico", è l'amara confessione. E allora per quale diavolo di motivo si intestardiscono a proseguire con questo tipo di attacchi vandalici? "In questo modo cerchiamo di innescare una riflessione". Che è esattamente di segno opposto rispetto a quella che sarebbe nelle loro intenzioni. Tuttavia le numerose polemiche suscitate negli ultimi mesi non fanno loro né caldo né freddo: "Noi non stiamo simpatici e lo facciamo apposta. Per far cambiare le idee alle persone la maniera più veloce ed efficace è fare arrabbiare la gente". E su questo ultimo punto - c'è da ammettere - l'obiettivo è stato centrato in pieno.

Davanti a certa barbarie, c'è da sperare (per paradosso) che questa sia veramente l'ultima generazione.

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