Gentile Valeria Braghieri, quando ho raccontato questa storia ai miei amici tutti mi invidiavano e facevano battute: sono andato in ferie con cinque donne. Siamo stati a Ibiza, girando ogni giorno una spiaggia diversa e frequentando qualche bel locale. Mare splendido, clima perfetto (ben ventilato), cibo buono, compagnia ottima e, quel piccolo dettaglio sulle mie compagne di viaggio, tutte single, tranne una. Sì, infatti, lo ammetto subito: una delle cinque donne era impegnata in quanto mia moglie. Lo sa com’è andata? Nonostante i miei sforzi sono stato un po’ in imbarazzo. Era come se, ogni giorno, dovessi superare qualche esame. Non so come spiegarlo. Sì, insomma, era come se dovessi fare bella figura per forza con ciascuna di loro, al di là del fatto che potesse esserci simpatia o meno tra di noi. Alla fine mi sono dovuto persino destreggiare nel delicato ruolo di «mediatore», perché qualcuna aveva litigato e, quindi, cercavo di riportare un po’ di quieto vivere per arrivare alla fine della vacanza in santa pace. Ma chi glielo ha fatto fare, dirà qualcuno. Non lo so. Forse una stupida sfida con me stesso? In fondo sono stato punito rimpiangendo le vecchie vacanze tra soli maschi. Pensi un po’...
Roberto
Ironico, paziente ed evidentemente innamorato di sua moglie. Roberto ma lei non è un uomo, è un quadrifoglio! Sono arrivata in fondo alla lettera con un po’ di apprensione, temevo di ritrovarmi il solito flirt con un’amica della sua consorte alla settima riga e invece sono giunta alla fine di un resoconto completamente diverso. Congratulazioni Roberto! La sfida con se stesso, mi dice. Anche se fosse direi che l’ha vinta e in ogni caso credo che la maggior parte dei suoi amici, che tanto ironizzavano sul parterre della vacanza, piuttosto che partire per Ibiza con cinque-donne-cinque-compresa-la-moglie avrebbe preferito affrontare la furia di tre grizzly. Mi sembra evidente che in questa formazione lei si possa essere sentito sotto esame, o quantomeno messo alla prova, chiunque al posto suo ma direi che se l’è cavata alla grande, lavorando addirittura per l’armonia del gruppo.