
In questo periodo dell'anno sono tanti gli italiani che stanno per partire per le vacanze; in questo momento di preparativi frenetici, uno dei crucci maggiori è la sistemazione della valigia. C'è chi la riempie troppo, chi troppo poco. Alcuni vogliono portare con sé praticamente tutto, non riuscendo a rinunciare a nulla, e come risultato ottengono solo una grande confusione.
Per i meno organizzati bisognosi di un consiglio, ecco una tecnica che promette di fare la valigia in modo efficace ed efficiente: è il famoso metodo 5-4-3-2-1. Per molti si tratta di una vera e propria garanzia, perché permette di scegliere cosa portare in vacanza in modo razionale e preciso, rinunciando al superfluo. Lo scopo è quello di fare scelte consapevoli. In tanti tendono a caricare il bagaglio all'estremo, salvo poi rendersi conto di non aver utilizzato neppure la metà del contenuto. Ingombrarsi di abiti, accessori e quant'altro risulta inutile nella maggior parte dei casi.
Con il trucchetto del 5-4-3-2-1 si ottengono invece valigie ordinate e organizzate, in cui viene più facile controllare e cercare ciò che serve. In sostanza il metodo suggerisce di inserire nel bagaglio 5 top o magliette, 4 paia di calze, 3 abiti o tute oppure completi, 2 paia di scarpe e 1 costume da bagno (due, se c'è abbastanza posto). Chiaramente bisogna comunque tenere in considerazione quanti giorni staremo via e qual è la nostra destinazione. Può servire un abito elegante, nel caso sia previsto un evento di un certo tipo. In caso di mete più fresche, si può pensare di portare anche un cardigan o una giacca leggera.
Non è importante essere eccessivamente rigidi. L'importante è creare un piccolo guardaroba da adattare ad ogni evenienza. Viene consigliato di scegliere sempre capi semplici e facili da abbinare. Può andare bene una camicia bianca, il classico paio di jeans e scarpe comode, in cui ci troviamo bene.
Il bagaglio, in sostanza, dovrebbe essere funzionale e pratico, oltre che facilmente adattabile. Sarà più facile, in questo modo, fare la valigia e poi, una volta in vacanza, trovare ciò che ci serve fra le cose che abbiamo portato con noi.