
Continua a salire il bilancio dei decessi legati al virus West Nile in Italia: il numero delle vittime è arrivato a sette dall’inizio del 2025. Gli ultimi casi riguardano un anziano di 86 anni a Latina, un 68enne nel Casertano e un 74enne a Napoli. Il primo decesso era stato registrato nei mesi scorsi in Piemonte, ma è nelle ultime settimane che la situazione è peggiorata, con l'allerta soprattutto tra Lazio e Campania.
Le vittime tra Lazio e Campania
Un sessantottenne di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, è il terzo morto per il virus West Nile in Campania, il settimo in Italia dall' inizio anno: l'uomo, secondo quanto si è appreso, è deceduto ieri sera al presidio ospedaliero di Aversa (Caserta). Un altro uomo, un 86enne originario di Pomigliano d'Arco, è morto all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva. Da quanto si apprende dalle prime informazioni, sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse.Tra i decessi recenti, anche quello di un uomo di 74 anni di Pomigliano d’Arco, morto venerdì scorso all’Ospedale del Mare di Napoli. L’uomo era stato ricoverato d’urgenza il 20 luglio per un’emorragia digestiva. Nei giorni seguenti aveva sviluppato febbre alta, stato confusionale e insufficienza renale. È deceduto nelle prime ore di venerdì, ma la notizia è stata confermata solo successivamente. Un altro caso si è verificato lunedì a Maddaloni (Caserta), dove è morto un ottantenne affetto da gravi patologie pregresse, anche lui risultato positivo al West Nile. Era ricoverato presso l’ospedale di Caserta.
Paziente "in condizioni critiche" a Oristano
Un altro caso è stato accertato oggi a Oristano. Si tratta di un uomo di 72 anni residente nel capoluogo, con patologie pregresse. Il paziente si trova ora all'ospedale San Martino di Oristano. Sono le uniche informazioni che ha voluto rilasciare la Asl. Sentito dall'ANSA l'ufficio stampa dell'azienda ha sottolineato che il paziente è "in condizioni critiche", ma non ha voluto aggiungere altro mantenendo uno stretto riserbo sul caso. "Considerata la sintomatologia, sull'uomo è stato condotto l'esame sierologico per accertare le cause del malessere. La conferma della positività al virus West Nile è arrivata questa mattina dal laboratorio analisi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari - si legge in una nota - In queste ore il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria sta già mettendo in atto tutte le misure previste: informazione alle autorità competenti del territorio, indagine epidemiologica, circoscrizione della zona di residenza dell'uomo e richiesta alla Provincia, autorità competente, di disinfestazione dell'area".
Due casi in Lombardia: contagio autoctono
Due nuovi casi di virus West Nile sono stati confermati in Lombardia: uno in provincia di Milano, l’altro nel Pavese. Si tratta di due donne, una di 38 anni, che non ha necessitato di ricovero, e un’altra di 66, attualmente ospedalizzata ma in condizioni non gravi. Entrambe le pazienti non hanno viaggiato all’estero, segno che l’infezione è con ogni probabilità avvenuta sul territorio regionale: si parla infatti di casi autoctoni, legati alla presenza di zanzare infette locali. Queste due infezioni rappresentano i primi episodi del 2025 in Lombardia, in una fase in cui l’attenzione è già alta a livello nazionale.
Regione Lombardia ha avviato, come da protocollo, un rafforzamento della sorveglianza entomologica e sanitaria. Il monitoraggio, coordinato da Palazzo Lombardia con il supporto delle ATS, dei Comuni e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, prevede l’installazione di trappole a CO₂ in aree suddivise in quadranti di 20x20 km per catturare zanzare potenzialmente infette. Gli insetti raccolti vengono analizzati: se risultano positivi, si attivano misure specifiche come lo screening delle sacche di sangue e dei tessuti donati nel raggio di 5 km, oltre all’allerta a medici di base e pronto soccorso.
Allerta alta nel Lazio: 44 casi confermati
La situazione nel Lazio desta particolare preoccupazione: oggi sono stati rilevati 16 nuovi casi di positività al virus, come riportato nel bollettino regionale. Di questi, 4 presentano sintomi neurologici e 12 hanno febbre. Il totale delle infezioni confermate nel 2025 nella regione sale così a 44 casi:
- 41 in provincia di Latina (inclusa la donna deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi)
- 2 in provincia di Roma
- 1 fuori Regione, con probabile esposizione in provincia di Caserta
Attualmente, due pazienti si trovano in terapia intensiva.
Restrizioni donazione sangue per 31 province
Sono 31 le province sottoposte a limitazioni delle donazioni per contrasto del virus West Nile. Il Centro nazionale sangue ne ha pubblicato l'elenco sul suo sito. Andranno effettuati Test NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione 2025 nei luoghi indicati. Fra queste compaiono Roma, Napoli, Torino e Venezia. Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l'anno.
Come sta il 31enne ricoverato per il virus
Sarebbe in leggero miglioramento il paziente di 31 anni ricoverato allo Spallanzani nei giorni scorsi, in un reparto ordinario della struttura. Il ragazzo, che è stato ricoverato dopo una complicanza neurologica grave associata al virus, vive ad Aprilia, ma lavora a Cisterna di Latina e non è escluso che possa essere stato punto mentre si trovava sul posto di lavoro.
Cos’è il virus West Nile
Il West Nile Virus è trasmesso all’uomo principalmente attraverso la puntura di zanzare infette. Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica o causa sintomi lievi come febbre, mal di testa e spossatezza. Tuttavia, nei soggetti fragili o immunodepressi può provocare gravi complicazioni neurologiche, fino al decesso.
Sorveglianza e prevenzione
Le autorità sanitarie invitano la popolazione, in particolare anziani e persone con patologie
pregresse, a prestare la massima attenzione, evitando le punture di zanzara attraverso l’uso di repellenti e zanzariere. Intanto, proseguono i controlli sul territorio e gli interventi di disinfestazione nelle aree più colpite.