Zanzare: ecco chi (e cosa) le attira e come difendersi

È l'odore della pelle umana a favorire le punture delle zanzare, ma alcuni soggetti sono più predisposti di altri: quali sono le cause e come protegersi da questi insetti

Zanzare: ecco chi (e cosa) le attira e come difendersi
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È senz'altro il periodo estivo che diventa terreno fertile per le loro fastidiose punture: stiamo parlando delle zanzare che proliferano da nord a sud d'Italia. Dall'aria aperta alle case e in camera da letto, questi insetti a volte costringono a notti insonni se trovano un soggetto che li attira visto che sono "invogliate" soprattutto da un certo tipo di odori.

Da cosa sono attratte

Non tutte le persone, infatti, vengono colpite allo stesso modo: nella stessa stanza spesso si trova chi lamenta punture mentre chi si trova seduto accanto non viene neppure sfiorato. Alcuni soggetti, quindi, sono delle "calamite naturali" per alcune tipologie di zanzare come documenta uno degli studi più recenti pubblicato su Current Biology che ha studiato il comportamento della specie Anopheles. Alcuni volontari hanno dormito in un'area molto grande all'interno di tende speciali: l'odore di pelle e respiro di ciascuni di essi è stata poi inserita su speciali materrassini assorbenti che hanno mimato il sonno umano. A quel punto è stato osservato che per le zanzare diventa irresistibile l'odore prodotto dall'acido burritico presente sulla pelle di alcune persone che ha un odore caratteristico che somiglia al formaggio stagionato.

Sport e gruppo sanguigno

A giocare un ruolo determinante anche il sudore prodotto dopo sforzi fisici: un banchetto per le zanzare che scelgono chi presenta capillari maggiormente in superficie e le persone con pelle pià chiara. Attenzione perché questi insetti sono attratti anche da chi consuma alcol a causa della produzione maggiore di acetone, etanolo e metanolo mentre esistono ancora dubbi sui gruppi sanguigni. "Alcuni dati suggeriscono che la zanzara tigre e quella portatrice della febbre gialla sarebbero più attratte dal gruppo 0, altri per cui le zanzare pungerebbero di più chi produce una sostanza chimica che segnala il gruppo sanguigno attraverso l’odore della pelle, a prescindere dal gruppo; complessivamente, però, tutto ciò conta molto meno rispetto a caratteristiche come l’odore personale, la quantità di anidride carbonica emessa o il calore", spiega al Corriere il prof. Federico Giovanni Gobbi, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia all’Irccs di Negrar, Verona.

Cosa respinge le zanzare

Al contrario, l’eucaliptolo (sostanza organica naturale che deriva dalla pianta di eucalipto), riuscirebbe a tenere lontane le zanzare se nella dieta vengono introdotti infusi con le foglie o il miele che ne deriva. L'esperto, però, frena da facili entusiasmi perché sono molteplici le combinazioni emesse dalle molecole della pelle umana che possono attirarle "e lo stesso vale per il microbiota cutaneo, la popolazione di batteri che colonizza la pelle e produce sostanze chimiche differenti a seconda dei ceppi presenti: quindi non ci sono ricette sicure. Non esistono prove che, per esempio, mangiare aglio le allontani, anche se il cibo può alterare l’odore della pelle. I profumi non sono di per sé controproducenti, ma potremmo peggiorare la situazione scegliendone inconsapevolmente uno che accende l’interesse delle zanzare".

Come proteggersi

Tra i rimedi più utilizzati, in commercio si trovano numerosi repellenti molto utili se ci si trova per molte ore all'aria aperta ma vanno sempre seguite le indicazioni delle etichette e non vanno applicati qualora ci fossero ferite o pelle irritata. "Quelli efficaci e testati per la tollerabilità sull’uomo sono identificati come presidi medico-chirurgici, con il nome del principio attivo e la sua concentrazione; emanano un odore che disturba la zanzara o la irritano. Se sono in spray non vanno spruzzati sul viso ma sulle mani e poi spalmati; dopo l’esposizione, rientrati a casa, è bene lavare le parti trattate con acqua e sapone", spiega Gobbi.

Una raccomandazione per i più piccoli i quali andrebbero protetti soltanto dalle comuni zanzariere quando sono in casa e, in ogni caso (anche per gli adulti), sarebbe meglio utilizzare i repellenti con basse concentrazioni. Attenzione agli spray, da evitare sul viso. "Se si va in zone in cui sono endemiche malattie trasmesse dalle zanzare servono prodotti appositi con concentrazioni di principio attivo elevate, per esempio al 50%", aggiunge Gobbi.

Quando la puntura di zanzara provoca una reazione esagerata con l'area che diventa rossa e gonfia, l'esperto spiega che si può tamponare con acqua e bicarbonato di sodio: va bene anche un gel ad hoc composto da cloruro di alluminio che si può utilizzare anche nei più

piccoli per ridurre la possibilità di infezione viste le proprietà antisettiche. Indicato anche l'utilizzo di alcol e ghiaccio, no all'ammoniaca o a cortisoni e antistaminici senza aver prima consultato il proprio medico.

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