Audi A4 e A6 vere regine Consensi per la novità Q7

Diego Luigi Marin

A manager e funzionari piace argento. Meglio se con il marchio dei quattro anelli, visto che Audi A4 e A6 si collocano in cima alle preferenze tra le auto aziendali a noleggio nei rispettivi segmenti. «Vetture - dice Lodovico Rascacci, responsabile flotte di Autogerma - che come immagine e posizionamento esprimono senza dubbio uno status. Da un lustro a questa parte il business della locazione è letteralmente esploso e a farla da padrona, nonostante sia sul mercato ormai da diversi anni, è il modello A4». In 8 casi su 10 in versione station wagon; una quota maggiore di berline è invece richiesta per la A6, che piace soprattutto per la linea armoniosa e filante, le dotazioni e la cura dei dettagli. Per entrambe la motorizzazione più gettonata è il propulsore di 2.7 litri V6 Tdi da 132 kW, che ha sottratto la palma al rodato 2.500 cc. L'importatore tedesco opera sul mercato del noleggio a lungo termine sia attraverso la consociata del gruppo, Volkswagen Leasing, sia lavorando con le imprese del settore. «Lo scorso anno - sostiene il manager di Autogerma - il renting ha assorbito nel complesso 9.600 A4 e 4.000 A6, queste ultime quasi raddoppiate rispetto al 2004, quando ne erano state vendute 2.200; le prime, invece, avevano superato la soglia delle 8.500 unità. Un balzo cospicuo, capace di incrementare il volume d’affari del 17%, che si spiega con l’immagine di stile e qualità consolidata nel tempo, la riconosciuta affidabilità e soprattutto con le dotazioni sempre un passo avanti alla concorrenza». Come in effetti è avvenuto, negli anni, per la trazione integrale Quattro, il differenziale Thorsen, il cambio automatico Tiptronic. «E oggi anche con i sistemi di sicurezza attiva e passiva. Inoltre, conta molto la possibilità di personalizzazione. Vero è che un po' tutte le auto del segmento premium offrono un'ampia scelta di allestimenti e accessori, ma certo è immediato notare, scorrendo i nostri listini, come alle due pagine che elencano i diversi modelli ne segua un numero più che triplo ove si riportano i numerosi equipaggiamenti opzionali, capaci di soddisfare appieno il desiderio dell'auto su misura».
Una precisa scelta strategica, dettata dalla volontà di andare incontro a gusti ed esigenze spesso assai peculiari. Tra gli strappi alla consuetudine delle rigide policy aziendali, concessi pertanto solo a pochi top manager, compaiono i Suv più recenti, protagonisti di un segmento in costante crescita. Oggetto nient’affatto oscuro di un desiderio diffuso è la nuovissima Audi Q7. Possente, lussuosa e tecnologica, incarna alla perfezione le caratteristiche del marchio. «La richiesta - conferma Rascacci - è molto forte. Ma abbiamo deciso di stringere i cordoni, perché, già prima della commercializzione, avevamo raccolto 1.500 ordini e ora abbiamo pressoché esaurito le quote di competenza relative ai prossimi 8 mesi». Trazione integrale permanente e propulsori turbodiesel derivati dai plurivincitori nelle competizioni di durata (dopo Le Mans, il recente trionfo a Sebring), la Q7, il Suv più grande sul nostro mercato, per dotazioni e comfort può considerarsi quasi una A8 nei panni della sport utility.
Il listino degli optional presenta oltre 200 voci, per equipaggiamenti che spaziano dai sistemi elettronici, come il segnalatore di cambio corsia, l’assistente di parcheggio con telecamera e il radar che calcola le distanze in marcia, al tetto panoramico in vetro e ai pacchetti design per gli interni. «Alle flotte a noleggio abbiamo destinato circa 150 unità e continuiamo a ricevere nuove richieste.

Si tratta peraltro di contratti tutti acquisiti in fase di prevendita, il cui numero, per il momento, non intendiamo ampliare».

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