Audi S6 è pronta ad affascinare i top manager

Il modello di supernicchia si presenta ai professionisti ad alto reddito. L’exploit del Suv Q7. La forte immagine dei quattro anelli

Enrico Artifoni

Da diversi anni, Audi è leader di mercato nel settore delle auto aziendali di gamma medio-alta. Grazie soprattutto alla A4, incontrastata regina delle flotte nel suo segmento, ma anche alla nuova A6 che si è fatta subito largo tra le vetture «premium». Nel 2005 l’importatore italiano Autogerma ha immatricolato oltre 9mila A4 e quasi 4mila A6 destinate ai parchi auto aziendali, rispettivamente un migliaio e 2mila in più del 2004. E quest’anno prevede, oltre a una sostanziale tenuta delle vendite della A4, un ulteriore balzo della A6 fino a sfiorare le 6mila unità, di cui un terzo con carrozzeria berlina e due terzi Avant, cioè station wagon. «Le nostre vetture - spiega Lodovico Rascacci, responsabile flotte di Autogerma - si sono sempre distinte sia per l’immagine che esprimono sia per i contenuti tecnologici. Lo stile ricercato le caratterizza come auto di prestigio, simboli di status che consentono di mettersi in mostra con garbo e mai in maniera sfacciata. A questa dote si aggiungono una qualità consolidata nel tempo, l’affidabilità tanto apprezzata in particolare dagli utilizzatori professionali e gli equipaggiamenti sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza».
Dal cambio automatico Tiptronic alla trazione integrale «quattro» con differenziale Torsen, fino ai recenti motori Fsi a iniezione diretta della benzina, Audi ha introdotto per prima diverse innovazioni tecnologiche che hanno fatto scuola. E oggi per ciascuno dei propri modelli offre ai clienti una gamma articolata di versioni e allestimenti così da soddisfare ogni esigenza. Sulla A6, per esempio, con entrambe le carrozzerie sono disponibili 7 diversi motori, di volta in volta abbinati a cambi manuali o automatici-sequenziali a sei marce, alla trazione anteriore oppure integrale.
Apre la gamma a benzina il quattro cilindri di 2 litri sovralimentato e a iniezione diretta che sviluppa 170 cavalli a 4.300 giri. Sono disponibili, inoltre due motori V6 aspirati: il 2.4 da 177 cavalli e il 3.2 a iniezione diretta Fsi da 256 cavalli. Al top fra i benzina c’è infine il possente V8 di 4.2 litri Fsi da 334 cavalli abbinato esclusivamente alla trazione «quattro». Le preferenze della maggior parte dei clienti vanno però ai turbodiesel Tdi che coniugano ottime prestazioni con bassi consumi e sono disponbili anche con il filtro antiparticolato: il quattro cilindri di 2 litri da 140 cavalli e i V6 di 2.7 e 3 litri che erogano rispettivamente 179 e 224 cavalli. Ma non è tutto. Sta per arrivare, infatti, la nuova S6: la versione ad altissime prestazioni equipaggiata con un V10 di 5.2 litri che scarica 435 cavalli sulle quattro ruote motrici, con una ripartizione della coppia del 40% all’assale anteriore e del 60% a quello posteriore. Un modello distintivo anche per le enormi ruote da 19’’, l’impianto frenante maggiorato, gli scarichi specifici e le luci diurne a Led.
«La S6 è una vettura di supernicchia, da veri amatori - sottolinea Rascacci - con doti che la fanno desiderare soprattutto dai top manager e dai professionisti ad alto reddito appassionati di auto. Siamo certi che saprà ritagliarsi la sua fetta di mercato anche nel settore delle flotte aziendali». Un po’ come la Q7, il Suv da poco lanciato sul nostro mercato, paragonabile per dotazioni e comfort all’ammiraglia A8.

C’è un problema, con questa vettura: il successo è talmente grande che le richieste superano di gran lunga la disponibilità. Autogerma, però, si è messa d’impegno per far arrivare in Italia molte più Q7 di quante ne erano state previste inizialmente.

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