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In aula «L’aggià vutato»: il deputato napoletano manda in crisi gli interpreti

«Presidente Barroso, l’aggià vutato», ha esordito mentre i colleghi intorno maneggiavano straniti le cuffie, nel tentativo di capire quale problema tecnico avesse interrotto la traduzione. «L’aggià vutato e le chiedo d’essere ’o presidente ’e tutta ll’Europa, pure d’o Sud, pecché o’ Sud è ’a porta e ll’Europa e sta miezzo o’ Mediterraneo». Tra lo stupore generale, mentre negli auricolari degli europarlamentari calava il silenzio degli interpreti per la lingua «non ufficiale» inserita nell’intervento, il deputato napoletano Enzo Rivellini (Pdl) ha lanciato ieri a Strasburgo il suo manifesto per il Mezzogiorno d’Italia.
Un po’ trovata goliardica, un po’ risveglio dell’orgoglio napoletano: così, in dialetto partenopeo, Rivellini ha voluto lanciare il suo messaggio politico all’Europa. Che gli è pure costato, oltre a un po’ di fama, un richiamo del presidente dell’assemblea.
Ma l’obiettivo sembra raggiunto: non solo Rivellini è riuscito ad attirare l’attenzione dell’aula - piuttosto rumorosa e distratta durante la parte del suo intervento in italiano - ma si è guadagnato un altro posto nel magico mondo di YouTube.
Napoletano doc, classe 1955, Rivellini rivendica il contributo che il Sud Italia ha dato per fare grande l’Unione: «Pure ’o Sud ha contribuito a fà 150 miliuni ’e cittadini dell’est comunitarìe. Si oggi n’operaio ’e Danzìca guaràgna 28 vote chello cà guaragnàva primma adda ringrazià pure ’o Sud». Dunque, «o Sud ha sempe fatto ’a parta soja in Europa». E allora attenti al disagio dei meridionali, che è come una pioggerella: «Evitammo c’arriva ’o pata pata ’e ll’acqua» - facciamo in modo che non arrivi la tempesta.
Conciso, efficace, il Rivellini show era stato programmato. Ma aveva trovato qualche ostacolo. «Siamo spiacenti di doverla informare che (...) il suo intervento in napoletano non potrà essere interpretato nelle altre lingue, né essere pubblicato nel resoconto integrale delle discussioni», aveva fatto sapere il Servizio Interpretazione. Ma Rivellini non si è fermato. E ora si dice «soddisfatto» di aver potuto parlare sia in italiano che nel suo dialetto. Pardon, nella sua «lingua»: perché «il napoletano ha una sua grammatica e letteratura». E ora la missione è compiuta.

Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.

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