Granarolo pronto a dare laddio alla cordata italiana per Parmalat? Lazienda bolognese non sarebbe più disposta ad aspettare: vuole entrare da subito nella cordata a cui lavorano la Cassa Depositi & Prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca e Bnl. In caso contrario, si apprende da fonti finanziarie, è altamente probabile che il gruppo controllato dalle cooperative si sfili dal progetto con cui le banche e la Cdp puntano a contendere il gruppo di Collecchio ai francesi di Lactalis, che ha in mano il 29% dellazienda e potrebbe a sua volta lanciare unOpa. Granarolo, insomma, vuole essere il perno industriale delloperazione, mentre non è interessata a monetizzare i suoi asset, scendendo in campo solo in un secondo tempo e diventando di fatto una controllata di Parmalat.
Lobiettivo di Granarolo è infatti quello di avere voce nella futura governance del gruppo e di garantire gli interessi degli oltre mille produttori di latte riuniti in Granlatte, la cooperativa che detiene l80% del capitale del gruppo bolognese. Un obiettivo che non potrebbe essere garantito qualora a prendere il controllo di Parmalat fossero in prima battuta le banche e la Cdp.
Al momento una decisione definitiva sul ruolo di Granarolo non sarebbe ancora stata presa anche se, secondo le indiscrezioni, allinterno della cordata avrebbe preso corpo lidea di escludere il gruppo cooperativo dalla partecipazione a Latco, la holding anti-Lactalis a cui lavorano le banche. Questo per i problemi legati al conferimento in Parmalat degli asset di Granarolo.
Nel caso in cui Granarolo si sfilasse dai giochi, per le banche si riproporrebbe il problema di assicurare alla cordata quella «sostanza industriale» invocata a più riprese dallamministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. Le riunioni continuano dunque ad oltranza per poter proporre unofferta in tempo utile per lassemblea del 28 giugno.
Ore decisive, dunque, per il futuro del gruppo di Collecchio, proprio mentre si prepara il vertice italo-francese di martedì prossimo, dove il «piatto forte» sarà certamente il dossier Parmalat. La cordata italiana confida nella moral suasion del governo per convincere il presidente francese Nicolas Sarkozy a mediare con Lactalis e persuadere il colosso del latte transalpino a mollare la presa per arrivare a un accordo con le banche italiane e la Cassa.
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