Boeing maledetta. Un duro colpo dal "gioiello" 787. "È il più venduto"

L'azienda Usa si stava riprendendo dalle tragedie del 747 MAX nel '18-'19

Boeing maledetta. Un duro colpo dal "gioiello" 787. "È il più venduto"
00:00 00:00

Se la cifra di almeno 300 vittime sarà confermata, quello di Ahmedabad diventerà il disastro aereo peggiore degli ultimi ventotto anni e il sesto o settimo più grave nella lugubre classifica che vede in testa l'ecatombe di Tenerife del 27 marzo 1977, con lo schianto in pista di due aerei che presero fuoco e un bilancio complessivo di 583 morti. L'ennesimo schiaffo per la Boeing, la compagnia aeronautica americana che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare diverse tragedie. Le più gravi, perché avvenute a pochi mesi l'una dall'altra, quelle che coinveolsero il nuovo 737 MAX il 29 ottobre 2018 (189 vittime sul Lion Air 610 precipitato in Indonesia) e il 10 marzo 2019 (157 vittime sull'Ethiopian Airlines 302 in Etiopia). Due incidenti che provocarono l'interdizione al volo del Boeing 737 MAX per alcuni anni da parte delle autorità aeronautiche di tutto il mondo e la successiva «riabilitazione» solo a seguito di modifiche strutturali del velivolo.

Disastri da cui la compagnia di Crystal City stava cercando di tirarsi fuori, a fatica, anche perché non solo di fatalità si era trattato, ma di una catena di negligenze da parte dell'azienda evidenziate in maniera spettacolare dal documentario Downfall - Il caso Boeing, prodotto da Netflix, e in qualche modo ammesse anche dalla stessa azienda americana, che nel 2021 accettò di pagare oltre 2,5 miliardi di dollari per aver nascosto informazioni alle autorità di regolamentazione della sicurezza. Nel gennaio 2024 il 737 MAX era tornato a fare paura dopo l'incidente capitato al volo 1282 dell'Alaska Airlines, costretto a un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Portland, nell'Oregon, in seguito allo scoppio di un finestrino di un portellone che solo per la mano benigna del destino non provocò vittime.

Va detto che sull'efficienza del Boeing 737 MAX c'erano sempre state parecchie perplessità, ancora prima dei due incidenti del 2018-19, mentre per il 787-8 Dreamliner si tratta del primo incidente mortale in assoluto in quasi 14 anni di onorato servizio. Il primo volo infatti risale al 26 ottobre 2011 con la livrea di All Nippon Airways. Il Boeing 787 Dreamliner è un aereo bimotore turboventola a fusoliera larga (wide-body), ovvero con doppio corridoio, ciò che lo rende adatto a voli a medio e lungo raggio. È definito dalla stessa Boeing «l'aereo a fusoliera larga per passeggeri più venduto di tutti i tempi», e ce ne sono circa 1.200 esemplari consegnati alle compagnie aeree di tutto il mondo, tra le quali American Airlines, a Qatar Airways e Etihad Airways, ma anche l'italiana Neos.

L'incidente mortale di Ahmedabad dà un duro colpo agli sforzi del Ceo Robert Kelly Orthberg, che era riuscito a rilanciare la compagnia dopo gli anni bui ottenendo una notevole quantità di nuovi ordini. Ieri invece la Boeing ha pagato un pesante pegno a Wall Street, dove le sue azioni hanno perso il 5,11 dopo aver toccato anche il -7 nel corso della giornata. Boeing ha fatto sapere di essere «al lavoro per raccogliere ulteriori informazioni». Poi, qualche ora dopo, un messaggio un po' più empatico: «Siamo in contatto con Air India e siamo pronti a supportarli. I nostri pensieri sono rivolti ai passeggeri, all'equipaggio, ai soccorritori e a tutti coloro che sono stati colpiti».

L'incidente giunge in un momento molto delicato per Boeing.

Tra pochi giorni infatti a Parigi aprirà il Salone dell'Aeronautica, il Paris Air Show, e la società americana e il suo principale competitor, l'europea Airbus, si contenderanno gli ordini delle compagnie aeree dei rispettivi velivoli. E la strage indiana non è certo la migliore strategia pubblicitaria per la campagna parigina.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica