Brigadiere ucciso dal rapinatore. Era all'ultimo giorno di servizio

Carlo Legrottaglie, 59 anni, ferito a morte durante un inseguimento per il colpo a un distributore. Dopo 4 ore di caccia, il killer eliminato dalla polizia. Arrestato il complice

Brigadiere ucciso dal rapinatore. Era all'ultimo giorno di servizio
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Ucciso da un rapinatore l'ultimo giorno di servizio dopo un drammatico inseguimento. Il brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie, 59 anni di Ostuni, viene colpito a morte da uno di due banditi poco dopo un colpo a un distributore di carburante.

Quattro ore di caccia ai killer, intercettati dai «falchi» della squadra mobile in una masseria di Grottaglie, Taranto. Altro scontro a fuoco e uno dei due, Michele Mastropietro, 57 anni di Carosino, viene ucciso dagli agenti. Arrestato il complice, Camillo Giannattasio, 59 anni di San Giorgio Jonico.

Due morti ammazzati a colpi di pistola è il bilancio durissimo per un bottino di poche centinaia di euro. Succede tutto ieri mattina in contrada Rosea, lungo la statale che collega Francavilla a Grottaglie. L'assalto a una stazione di servizio nella zona industriale di Francavilla Fontana, Brindisi, la fuga a bordo di un'auto rubata e la radiomobile dei carabinieri che, ricevuto l'appello via radio, si lancia all'inseguimento nelle campagne della zona. Legrottaglie è assieme al collega di sempre, i due vedono una Lancia Ypsilon scura sfrecciare a tutta velocità, tentano di fermarla. All'alt segue una brusca inversione di marcia. I banditi in fuga, i carabinieri dietro. La macchina risulta rubata il 15 maggio a Locorotondo, Bari. A bordo i due rapinatori. Sono passate le 7,30, la radiomobile dell'Arma prova a fermare l'utilitaria ma viene speronata più volte. Sono momenti drammatici. I carabinieri, alla fine, riescono a fermarla, i due criminali scendono dall'auto, si dividono sparando per coprirsi la fuga. I carabinieri rispondono al fuoco, uno dei banditi viene ferito. Il brigadiere capo viene centrato da più proiettili e si accascia a terra. Inutili i soccorsi, morirà in pochi minuti.

Gli assassini scappano a piedi. Sul posto arrivano i colleghi della compagnia in cui faceva servizio la vittima e i poliziotti della questura di Brindisi. Mentre un elicottero della polizia perlustra la zona, bloccate tutte le vie principali, i «falchi» della squadra mobile si mettono alla ricerca lungo tutte le strade sterrate. È mezzogiorno quando li vedono da lontano in una zona attorno all'aeroporto di Grottaglie, Taranto. Gli agenti in borghese gettano la moto a terra, pistole alla mano, e si lanciano all'inseguimento. Sono poliziotti antirapina, esperti nel catturare pericolosi criminali. Giannattanasio e Mastropietro non hanno alcuna intenzione di arrendersi. Il 57enne, in particolare, ha un curriculum criminale da far paura, già condannato per l'assalto a un furgone portavalori a Monteiasi nel 2013. I due cercano rifugio in una masseria abbandonata dove possono sparare, ben riparati, ai poliziotti. Lo scontro a fuoco è durissimo.

Uno dei due rapinatori, Mastropietro, già ferito nel conflitto con Legrottaglie, muore. All'altro, Giannattanasio, non resta che arrendersi. L'arma, una pistola semiautomatica, viene messa in sicurezza dagli agenti con il caricatore estratto, Mastropietro viene ammanettato ma spirerà prima dell'arrivo dei soccorsi. Sarà l'autopsia, disposta per i prossimi giorni, a stabilire il colpo mortale.

Una vicenda drammatica che lascia un intero paese, Ostuni, sgomento. Sotto choc il collega che ha partecipato all'inseguimento e al conflitto a fuoco.

Cordoglio, solidarietà e massima collaborazione da parte dei colleghi della polizia di Stato che, alla notizia della morte del brigadiere, fanno l'impossibile per rintracciare e arrestare i responsabili della sua morte. Il pm che coordina le indagini, Raffaele Casto, ha emesso il fermo per Giannattanasio con le accuse di omicidio aggravato in concorso e rapina aggravata.

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