Authority, sì condizionato E.On-Endesa

da Milano

L’Autorità di controllo spagnola sull’energia (Cne) ha approvato la scalata della tedesca E.On al gruppo elettrico iberico Endesa. Ma il suo via libera è vincolato a 19 condizioni, tra cui la necessità di escludere dall’offerta una serie di attività del gruppo spagnolo, come quelle legate alla produzione di energia nucleare. In pratica la Cne condiziona il suo sì alla cessione da parte di Endesa di quasi un terzo della sua capacità produttiva in Spagna e del 40% delle sue attività. Secondo l’Autorità, Endesa dovrebbe cedere la centrale nucleare Asco e alcuni impianti a carbone. I dettagli della decisione del Cne devono ancora essere formalizzati, ma secondo gli esperti si tratta di un verdetto che va contro la proposta del governo Zapatero di creare «campioni nazionali» energetici in grado di essere competitivi in Europa. E.On offre 26,9 miliardi di euro per l'acquisto di Endesa contro i 22,5 miliardi di euro offerti dalla spagnola Gas Natural. La Cne chiederà inoltre ad E.On di garantire la domanda energetica spagnola, ma non costringerà il gruppo tedesco a disfarsi della controllata Ruhrgas, richiesta che sarebbe suonata come un veto spagnolo all’offerta tedesca. Il colosso dell’energia tedesco E.On sostiene però che non sono giustificate le condizioni imposte dall'Ente regolatore per l’energia spagnolo sull'Opa e annuncia una dettagliata revisione dell’operazione. «E.On non trova alcuna giustificazione per le condizioni di cui è già a conoscenza e si riserva qualunque opzione legale - ha spiegato in una nota la società tedesca che comunque ha ribadito l’intenzione di proseguire nella trattativa- siamo fortemente interessati all'acquisizione e crediamo che ne beneficeranno tutti gli azionisti». Endesa fornisce il 37% dell’energia spagnola che è uno dei mercati che cresce più velocemente in Europa, ma ha anche sedi in Francia, Italia e nell’America Latina dove la società madrilena controlla la più grande utility privata. In totale la società vanta più di 22 milioni di clienti. Il verdetto dell’Autorità spagnola era atteso da tempo, sollecitato più volte dall’Unione Europea che già alcuni mesi fa aveva imposto di non alzare barriere contro l’acquisizione di Endesa. Secondo Fernandez-Cuesta del Credit Suisse «E.On dovrebbe essere molto soddisfatta delle condizioni che non sono particolarmente onerose». Ieri le azioni di Endesa sono salite del 5,4% a Madrid mentre E.On solo dello 0,2% a Francoforte. Ieri la controllata italiana ha diffuso i risultati. Nei primi sei mesi l’utile netto è cresciuto a 390 milioni di euro. Endesa Italia è il terzo operatore italiano per la produzione di elettricità ed è partecipata all'80% dalla spagnola Endesa e al 20% da Asm di Brescia.

L'utile netto del primo semestre 2006, spiega l'azienda, beneficia di una componente non ricorrente di 148 milioni di euro, che rappresenta il vantaggio fiscale ottenuto con l'allineamento del valore fiscale delle immobilizzazioni al loro valore contabile.

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