Auto "sporche", sei mesi di blocco

Dal lunedì al venerdì fermi 430mila veicoli: divieto di circolazione sulle provinciali. La Regione: escluse autostrade, svincoli e parcheggi vicino ai mezzi pubblici

Quest’anno il blocco delle auto inquinanti scatta anche nelle strade provinciali. Ecco la nuova strategia della Regione Lombardia per abbattere le polveri sottili. Slitta invece all’anno prossimo il divieto di circolazione per le Euro 2 diesel.
Da mercoledì fino alla metà di aprile, oltre 430mila auto e camion - Euro 0 benzina e diesel e Euro 1 a gasolio - resteranno in garage per tutta la settimana, dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30. Si punta su quelle dodici ore al giorno di blocco per tenere sotto controllo le concentrazioni di Pm10. L’Ecopass ferma l’ingresso in centro delle auto più «sporche», la Regione le blocca nel resto della città e nei dintorni. «Sono escluse dalla limitazione - spiega l’assessore all’Ambiente, Massimo Ponzoni - solo le autostrade, quelle di interesse regionale, gli svincoli autostradali e i parcheggi di corrispondenza dei mezzi pubblici».
Niente più domeniche a piedi, niente targhe alterne, salvo emergenze. Si punta dritti al bersaglio: i diesel. Per arrivare, prima o poi, a realizzare il «sogno ecologico formigoniano» di metterli definitivamente fuori gioco.
Oltre ai divieti, sull’altro piatto della bilancia ci sono gli incentivi: dal Pirellone arrivano 15 milioni di euro per favorire l’utilizzo di mezzi che inquinano meno. Dieci milioni servono per promuovere l’installazione di filtri antiparticolato sui mezzi diesel destinati al trasporto merci (contributi da duemila a tremila euro) e 1,4 milioni per rinnovare il parco taxi. Provvedimenti che seguono i 50 milioni di euro stanziati nel 2007 e destinati al rinnovamento del parco mezzi pubblico.
Nemmeno le moto più vecchie potranno circolare. E anche per il rinnovo del parco moto arrivano gli incentivi. Si punta, nei prossimi mesi, a incoraggiare la sostituzione di oltre 10mila mezzi. Sono previsti contributi da un minimo di 200 euro (per l’acquisto di un motociclo a benzina Euro 3 senza la demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1) a un massimo di 2.200 euro (per l’acquisto di un motociclo elettrico o ibrido con velocità massima superiore a 46 Km all’ora e la demolizione di un veicolo Euro 0 o Euro 1).


Tutte queste misure, spiega la Regione Lombardia, sono state discusse e condivise con gli enti pubblici e le associazioni che siedono nel Tavolo permanente di consultazione previsto dalla legge, con le Province e i Comuni capoluogo che fanno parte della Cabina di regia. «I nostri interventi - aggiunge Ponzoni - hanno contribuito a cambiare la cultura di tutti verso l’ambiente e anche le altre regioni del Nord hanno seguito la nostra linea».

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