Autobus Iveco a gas in Egitto

Sebastiano Pugliese

da Il Cairo

Cresce la sensibilità verso l’ambiente fuori dai confini europei. L’Egitto, con i suoi 70 milioni di abitanti, una crescente industria non solo turistica e un’economia dinamica, si avvia a essere una delle maggiori potenze economiche del bacino del Mediterraneo. Per migliorare la qualità dell’aria il governo del Cairo ha deciso di sostituire i mezzi di trasporto obsoleti con veicoli a gas di cui il Paese dispone di grandi riserve. In tale ottica, su iniziativa dell’Iveco e in collaborazione della Ambasciata d’Italia in Egitto e del nostro ministero dell’Ambiente, si è svolta al Cairo una conferenza sul tema «Tecnologia pulita e gas naturale: il caso italiano», con interventi, tra gli altri, di Franco Fenoglio, responsabile delle operazioni internazionali e di sviluppo del business di Iveco, e di Corrado Clini, direttore generale del ministero.
Scopo dell’iniziativa era presentare un primo progetto mirato all’utilizzo di bus a gas da realizzare al Cairo. Fenoglio ha sottolineato gli ottimi rapporti tra Iveco e l’Egitto, affermando che «il nostro impegno per un’iniziativa comune sarà concreto».
«Siamo orgogliosi di poter affermare - ha aggiunto il manager torinese - che Iveco ha una tradizione di successo sul mercato egiziano dove, nel segmento dei bus, è presente con 3mila veicoli attualmente circolanti.

L’Egitto è un Paese strategico per Iveco».

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