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Easyrain, l’intuizione italiana contro l’aquaplaning

Una combinazione tra hardware, software e cloud consente alla startup italiana di contrastare il fenomeno dell’aquaplaning e migliorare sicurezza ed efficienza di guida: a 10 anni dalla fondazione, la startup italiana Easyrain è pronta ad avviare l’industrializzazione dei suoi sistemi salvavita

Easyrain, l’intuizione italiana contro l’aquaplaning

L’idea di base è di quelle semplici, ma geniali: contrastare l’aquaplaning - il pericoloso fenomeno di galleggiamento delle ruote in presenza di grandi pozzanghere che comporta la perdita parziale o totale di controllo del veicolo - rimuovendo l’acqua in eccesso attraverso l’iniezione di getti ad alta pressione. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Eppure, già nel 2013 qualcuno aveva trovato il modo di farla funzionare.

10 anni per sviluppare l’intuizione

Da quel momento, Giovanni Blandina, fondatore e attuale CEO di Easyrain, non ha smesso un giorno di perfezionare il proprio sistema anti aquaplaning, certo di poter offrire un contributo fondamentale alla riduzione degli incidenti dovuti alla perdita di controllo dei veicoli in caso di forte pioggia. Nel corso di questi 10 lunghi anni, la startup di Rivoli (TO), cresciuta all’interno dell’incubatore di imprese I3P del Politecnico di Torino, ha trovato una vasta platea di investitori, si è circondata di professionisti in grado di offrire un prezioso supporto tecnico e ha bussato alle porte dei partner giusti per accelerare il percorso verso l’implementazione del sistema in grande serie. A gennaio 2023, l’annuncio: le tecnologie sviluppate da Easyrain sono pronte per l’industrializzazione, con il debutto sui veicoli di serie previsto nel 2026.

Come funziona Easyrain

In questi anni Blandina e il suo team hanno messo a punto e verificato l’effettiva efficacia dell’idea primordiale che ha dato vita a Easyrain: dotare le auto di serie di un dispositivo (personalizzabile in base alle caratteristiche di ogni vettura) composto da un software di controllo unito a un sistema di iniettori alloggiati davanti agli pneumatici. Nell’AIS - acronimo di Aquaplaning Intelligent Solution - il software è in grado di rilevare il momento in cui la ruota o le ruote iniziano a galleggiare, attivando immediatamente un getto d’acqua ad alta pressione che sposta l’acqua in eccesso ripristinando immediatamente l’aderenza dello pneumatico sull’asfalto. Grazie a un sistema brevettato, l’acqua utilizzata dall’AIS viene prelevata dalla vaschetta del liquido lavavetri (previa passaggio in un filtro anti-schiuma) e ciò consente di non alterare il processo costruttivo dell’auto.

Non solo aquaplaning

In breve tempo, Blandina e il suo team si sono resi conto delle potenzialità delle tecnologie alla base dell’AIS, dando vita a un pacchetto di sistemi - software e cloud, da integrare combinati o separati - sviluppati per permettere ai costruttori di incrementare la sicurezza del veicolo non solo su strada bagnata ma in tutte quelle condizioni in cui il controllo del veicolo è compromesso a causa di neve/ghiaccio, buche e irregolarità del fondo stradale. Il pacchetto, denominato Easyrain Digital Platform, consiste in una suite di sensori virtuali (algoritmi proprietari) capaci di analizzare le informazioni provenienti dalla centralina di controllo dei veicoli, elaborandole per attivare diverse funzioni di sicurezza. Tra queste, oltre al già citato AIS per il contrasto dell’aquaplaning, anche l’aggiustamento della velocità e della distanza di sicurezza da parte del cruise control adattivo, il cut-off del motore per facilitare il rallentamento del veicolo, l’attivazione del pretensionatore delle cinture di sicurezza, l’avviso di non effettuare un sorpasso una volta attivati gli indicatori di direzione in caso di scarsa visibilità. E ancora: è in fase di sviluppo anche un sensore virtuale per determinare il corretto assetto dell’auto, con risvolti positivi nella riduzione di consumi ed emissioni di CO2.

Dall’hardware al software (passando per il cloud)

L’integrazione con la piattaforma Easyrain Cloud (ERC) permette di comunicare tramite reti ultraveloci le informazioni raccolte dai sensori virtuali alle Smart Cities, ai veicoli connessi/a guida autonoma o ad altri fornitori di servizi, aprendo la strada a infinite possibilità. Per esempio, sarà possibile consentire servizi quali la manutenzione predittiva della rete stradale, la sostituzione di un componente dell’auto appena si manifestano i primi segni di usura o la creazione di database per la sicurezza stradale.

Su strada a partire dal 2026 (e al CES 2023…)

Il processo di industrializzazione della componente hardware attiva dell’ecosistema Easyrain (l’AIS anti aquaplaning) prevede lo studio, insieme al partner Tier-1, di nuovi componenti al fine di ridurne peso, dimensioni e costo. Che il sistema funzioni già allo stato attuale, comunque, è un dato di fatto, come dimostrato dai riscontri entusiasti forniti dai costruttori in occasione dei test drive Easyrain Experience organizzati a novembre 2022. A inizio gennaio 2023, le tecnologie Easyrain hanno fatto il loro debutto su Italdesign Climb-E, il prototipo di shuttle a guida autonoma svelato al CES di Las Vegas, una delle principali kermesse mondiali dedicate alle nuove tecnologie e da qualche anno sempre più concentrata sul mondo della mobilità. Queste le parole del CEO e fondatore di Easyrain, Giovanni Blandina: “La partecipazione al CES è un momento estremamente importante per Easyrain. Siamo entusiasti nel vedere le nostre tecnologie integrate a bordo di un veicolo del futuro come Italdesign Climb-E. Questo ci spinge a continuare per la strada che abbiamo intrapreso: all’inizio eravamo soli, ma oggi sentiamo viva la spinta e l’entusiasmo dei carmaker che hanno provato le nostre tecnologie e ci stanno chiedendo di portarle in produzione. Easyrain ha vissuto un 2022 entusiasmante, ricco di colpi di scena, segnato dal successo delle nuove versioni di AIS e DAI (il sensore virtuale Digital Aquaplaning Information, ndr) che abbiamo testato con straordinario successo.

Affrontiamo con concentrazione il 2023: abbiamo un dovere e una grossa responsabilità, che stiamo portando avanti grazie ad un team straordinario, a partner solidi e a fondi di investimento pronti a supportarci. In particolare, mi sento di ringraziare Italdesign e il suo amministratore delegato, Antonio Casu, per la lunga partnership e per aver supportato la nostra mission”.

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