
- Io adoro la capacità dei giornali, soprattutto di Repubblica, di portare una sfiga mefistofelica. Oggi il quotidiano di Scafari scriveva: “Sara Curtis, una teenager per la storia”. Bene. Poche ore dopo la nostra giovane azzurra del nuoto è arrivata ultima nella finale dei 100 stile libero. Prossima volta meglio tacere, anche solo per scaramanzia.
- Quindi il povero Alessandro Venier sarebbe stato ucciso dalla madre, chissà se con la complicità della compagna di lui, perché “non sparecchiava la tavola”. A parti inverse saremmo qui a parlare di patriarcato, cultura del maschio e idiozie simili per ore e ore. Invece vedrete che finirà tutto a tarallucci e vino. Diranno che è un singolo episodio di follia femminile. Ed è vero, sia chiaro: ma vale anche per la stragrande maggioranza dei casi in cui la vittima è una donna. Un assassino è un assassino, quale che sia il genere-assegnato-alla-nascita.
- Donald Trump schiera due sottomarini nucleari contro la Russia per le dichiarazioni di Medvedev. Qui altro che “dilemma del prigioniero”, qui siamo di fronte a due signorini capaci di scherzare col fuoco. Che Dio ce la mandi buona.
- Sergio Mattarella l’altro giorno ha accusato sostanzialmente Israele di “uccidere indiscriminatamente” i civili a Gaza. O almeno così hanno lette le sue dichiarazioni a Tel Aviv. Quindi bene ha fatto il presidente Herzog a rispondergli a tono. Speriamo solo che ora non accusino pure lui, come fatto con il Cremlino, di “lesa maestà” per aver osato criticare le parole (un tantino poco diplomatiche) dei Re Sergio.
- Schlein: “Sfida decisiva, con Ricci possiamo vincere”. Quindi da oggi le Marche sarebbero una grande partita politica. Annamo bene…
- Il governo dice di voler fermare le esagerazioni green dell’Europa sulle auto, poi però approva incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Solo io vedo il paradosso di questa storia?
- Oggi il Corsera risponde indirettamente ad una lamentela che avevamo presentato su queste pagine alcuni giorni fa. Ovvero il fatto che, pur esistendo il Sistema Tessera Sanitaria dove si trovano tutte le spese mediche sostenute durante l’anno dal singolo contribuente, occorresse comunque tenere copia degli scontrini. Falso. Il dramma è che ci sono commercialisti che non ne sono al corrente. Annamo bene…
- Sapete qual è il paradosso della sentenza della Corte di Giustizia Ue che piccona il protocollo Albania contro l’immigrazione clandestina? Non solo il fatto che la decisione assegna di fatto ai singoli giudici il potere di sindacare l’inserimento di uno Stato nella lista dei Paesi Sicuri, lista redatta dal governo sulla base di approfondite valutazioni realizzate da esperti e immaginiamo dai nostri 007. Il vero paradosso semmai sta in quella frasettina finale contenuta nel riassunto del comunicato stampa della Corte. Si legge: “Uno Stato membro non può includere un paese nell'elenco dei paesi di origine sicuri qualora esso non offra una protezione sufficiente a tutta la sua popolazione”. E questo fa ridere, oppure piangere. Intanto perché ci pare complicato trovare un Paese nel mondo che offra protezione sufficiente “a tutta la sua popolazione”, senza eccezione alcuna che non possa essere contestata dal singolo ricorrente in fase di giudizio e quindi accolta dalle toghe, spesso così comprensive verso i richiedenti asilo. Ma soprattutto perché, a ben vedere, anche l’Italia rischierebbe di essere esclusa dalla classifica. Dovete sapere infatti che negli anni la Cedu e altri organismi europei ci hanno condannato per “trattamenti inumani e degradanti” verso i migranti negli hotspot, verso i detenuti nelle carceri, condizione - quella del sovraffollamento - che perdura ancora oggi e che ci fa essere peggio della cattivissima Ungheria. Se dunque in ultima istanza devono essere i giudici a verificare quali Paesi sono “sicuri” e quali no forse l’unica speranza è che un Tribunale decreti pure l’Italia insicura per i migranti. Tanto le decisioni assunte dai governi, ormai, sembrano contare davvero poco.
- La domanda poi è questa: ma che votiamo a fare? Che votiamo a fare un governo chiedendogli di frenare l'immigrazione clandestina se poi quando questo realizza un piano, efficace o meno che sia, i Tribunali di mezza Italia e d'Europa si mettono di traverso? Non venitemi a dire che "le sentenze si rispettano", perché se uno va a leggerla si capisce chiaramente che si tratta di una "interpretazione" della norma. Roba da azzeccagarbugli che ha però ci pare avere un unico risultato: alla fine, migrante per migrante, sarà il giudice a decidere sui Paesi sicuri e non il governo. Alla faccia del voto degli elettori.
- Intanto la Francia espelle senza tanti complimenti la palestinese che aveva ricevuto una borsa di studio e che inneggiava ad Hamas.
Non solo: il ministro ha detto che non verranno più accolti rifugiati palestinesi finché la vicenda di Nour Atallah non verrà chiarita. Chissà se un giudice a Parigi bloccherà tutto e costingerà Macron a tenersi la palestinese che chiedeva l'esecuzione di tutti gli ostaggi israeliani a Gaza.