Metamorfosi Alpine, il futuro del marchio sportivo tra SUV, elettriche e nuovi mercati

La “cura” De Meo per risanare il gruppo Renault dopo la profonda crisi attraversata alla fine degli anni 2010 sta avendo ottimi effetti su Renault e Dacia, ma presto i suoi frutti si vedranno anche sul marchio sportivo Alpine

Metamorfosi Alpine, il futuro del marchio sportivo tra SUV, elettriche e nuovi mercati

A due anni dalla sua introduzione, il piano di risanamento Renaulution voluto dal CEO di Groupe Renault Luca de Meo procede spedito, traghettando il colosso dell’auto francese nell’era di maggior trasformazione per il settore automotive. Dopo aver recuperato gran parte del margine operativo grazie a una profonda ristrutturazione delle business unit, il gruppo si sta concentrando sul progressivo rinnovamento delle gamme, puntando ad aumentare la redditività dei singoli marchi (Dacia, Renault, Alpine e Mobilize) grazie alla scelta di modelli dal maggiore appeal, guardando al prossimo futuro in cui il modello economico si sposterà verso asset come tecnologia, energia e mobilità. I nuovi veicoli, comunque, avranno un ruolo fondamentale anche in questo ultimo passaggio: saranno 24 i lanci complessivi (di cui almeno 10 veicoli elettrici) entro il 2025. Molti di questi si sono già visti negli ultimi due anni nelle gamme Dacia e Renault, entrambe sottoposte a una ristrutturazione totale, tanto per i loghi quanto per le linee prodotto. Ma il vero asso nella manica, in termini di immagine e redditività, è quello che ancora non è stato sfoderato.

Il fiore all’occhiello della Renaulution

Alpine, il marchio sportivo di cui si ricorda essenzialmente un modello iconico, la A110, nato nel 1955 e riproposto, nel 2017, come sportiva a motore centrale destinata a dare filo da torcere a Porsche, rappresenta per l’amministrazione De Meo una delle scommesse più impegnative nell’ambito della Renaulution (ora nella sua fase cruciale chiamata Revolution). Il brand, fermo appunto all’anno in cui è stato svelato l’unico modello ancora in gamma, gode di un’ottima reputazione nel campo delle berlinette sportive e possiede un grande margine di sviluppo. Per il suo rilancio il top manager italiano ha, probabilmente, guardato agli ottimi risultati ottenuti con il lancio di Cupra quando ancora era Presidente di Seat, constatando che ci fossero tutte le condizioni per ripetere un’operazione simile anche in quel di Dieppe.

Così, anche quello che sembrava inizialmente destinato a rimanere un brand di nicchia si è trasformato nella futura miniera da cui l’intero gruppo potrà trarre vantaggio in termini di immagine ma anche di profittabilità. La trasformazione è già in atto, anche se al momento poco visibile: i primi frutti marcianti della nuova strategia, infatti, arriveranno sul mercato entro la fine del 2023.

Alpine

All-in su elettrico e prestazioni

La prima operazione voluta da Luca De Meo è stata, nel 2021, quella di affidare al marchio Alpine tutte le attività sportive che fino ad allora rientravano nella sfera della divisione Renault Sport. Il passaggio più eclatante, anche a livello simbolico, è stato vedere Alpine prendere le redini del team di Formula 1. L'ingresso nella categoria regina del Motorsport ha aumentato la notorietà del marchio, contribuendo al raddoppio dei numeri di vendita nel giro di due anni, pur in assenza di nuovi modelli. Nel frattempo, il team Alpine F1 si concentra sull’obiettivo principale: essere in grado di vincere il titolo mondiale di Formula 1 entro il 2026. Altrettanto ambiziosi sono gli obiettivi della dirigenza del gruppo, determinata più che mai nel trasformare Alpine in “un marchio globale di alta gamma a emissioni zero con un pedigree da corsa”. La nuova vita di Alpine consiste innanzitutto in una profonda ristrutturazione del modello di business aziendale per focalizzarsi su una crescita redditizia e duratura. Il marchio opererà con la sicurezza di un solido gruppo alle spalle ma, al contempo, anche con l’agilità di una startup indipendente: Alpine, infatti, dispone di capacità tecnologiche interne, con tutte le competenze necessarie per sviluppare i suoi telai e le unità di potenza ibride ed elettriche e un proprio stabilimento a Dieppe.

Alpine

E poi ci sono i tanto attesi nuovi modelli: Groupe Renault vuole assicurare ad Alpine una crescita internazionale, grazie a una gamma completa di modelli che presidieranno praticamente tutti i segmenti di mercato (B, C, D ed E) con proposte dall’animo sportivo, sia nella dinamica di guida sia nel design. Lo farà puntando su una forte elettrificazione, al punto che già nel 2026 l’intera line-up avrà propulsori esclusivamente elettrici. I modelli di prossima uscita sfrutteranno le piattaforme dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi e gli accordi ad ampio raggio stipulati a fine 2022 tra Groupe Renault e il costruttore cinese Geely.

Alpine

Tutti i nuovi modelli Alpine

La futura gamma Alpine dovrebbe articolarsi sui seguenti modelli:

- una compatta sportiva elettrica di segmento B basata sulla piattaforma CMF-B EV (la Alpine R5 alter ego della prossima Renault 5) in arrivo nel 2024
- un crossover sportivo elettrico di segmento C basato sulla piattaforma CMF-EV (il suo nome potrebbe essere Alpine GT X-Over) previsto per il 2025
- l’erede 100% elettrica della A110, che dovrebbe mantenere lo stesso nome dell’iconica berlinetta, attesa nel 2026
- un crossover elettrico, stavolta di segmento D, fissato per il 2027
- un altro crossover di segmento E, sempre elettrico, in arrivo verso il 2028

Per lo sviluppo della nuova A110 e dei futuri crossover alto di gamma, Alpine potrebbe proprio attingere alle piattaforme attualmente in fase di sviluppo nel gruppo Geely. Nello specifico, Lotus sarebbe stato individuato come il partner ideale con cui Alpine potrebbe abbattere i costi di ricerca e sviluppo al fine di realizzare auto che condividano quello stesso “pedigree da corsa” del brand francese. Per i futuri rivali di Porsche Macan/Cayenne e Maserati Grecale/Levante, tutti attesi nei prossimi mesi in versione full electric, Alpine dovrebbe puntare a un mix tra stile da coupé rialzata e prestazioni elevate, queste ultime garantite dalla grande libertà offerta dai powertrain elettrici in termini di potenza e gestione della coppia su tutte e quattro le ruote motrici.

Alpine

I modelli più sportivi e lussuosi della nuova gamma Alpine saranno, infine, fondamentali per permettere al marchio

electric-performance di esplorare nuovi mercati, tra cui gli Stati Uniti e la Cina, dove Alpine si sta facendo conoscere anche grazie alla Formula 1. L’ennesima scommessa che Luca De Meo non ha alcuna intenzione di perdere.

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