In autostrada con 52mila euro (falsi), presi quattro stranieri

Lo hanno pizzicato in autostrada con un vero e proprio capitale. Peccato, però, che quei soldi fossero tutti falsi. È finito in manette, in provincia di Frosinone, un uomo di nazionalità tedesca. Insieme a lui c’erano altre tre persone, due siriani e un libanese.

L’operazione s’è verificata l’altra sera, sull’autostrada Napoli-Roma all’altezza dello svincolo di Castrocielo. Nell’ambito dei consueti controlli sul territorio, una pattuglia della polizia stradale di Cassino ha intimato l’alt a una potente Mercedes che viaggiava in corsia Nord. Gli agenti della polstrada hanno provveduto a tutti i controlli e quindi hanno avuto l’intuizione di perquisire la vettura. Erano troppo nervosi, quei quattro. E perciò hanno indotto i poliziotti a nutrire dei dubbi a cui dovevano subito dare delle risposte.

I loro sospetti, come riporta il Mattino, erano fondati. I quattro uomini, tutti tra i 29 ed i 39 anni, stavano viaggiando con (letteralmente) un sacco di soldi. Avevano con sé qualcosa come 52mila euro, tutti in contanti, tutti in banconote da venti e cinquanta euro. Tutti falsi.

Il tedesco, il libanese e i due siriani sono stati ammanettati e accompagnati alla casa circondariale di Cassino, nel frusinate. Devono rispondere dell’accusa di possesso di soldi falsi e gli inquirenti, adesso, stanno cercando di fare piena luce sull’episodio con l’obiettivo di chiarire i motivi della loro presenza in Italia e, soprattutto, del perché (e del come) fossero in possesso di quell’ingente quantità di soldi contraffatti.

Un caso che riporta d’attualità il fenomeno delle zecche clandestine che hanno trasformato l’area del napoletano in una vera e propria capitale della falsificazione.

Finora sono state decine le operazioni delle forze dell’ordine che hanno stroncato la produzione e il traffico di soldi, documenti e valori contraffatti e che hanno dimostrato, qualche mese fa, i fiorenti affari delle gang che riforniscono di banconote fasulle non solo l’Italia ma tutta l’Europa muovendosi sui canali oscuri del deep web.