Luigi Cucchi
da Milano
Il Primo convegno internazionale Sindrome da stanchezza cronica e astenia correlata ai tumori si è svolto sabato scorso presso il Centro di riferimento oncologico di Aviano (Pordenone). Obiettivo: la promozione della ricerca scientifica finalizzata ad un miglioramento della qualità di vita dei malati oncologici e dei malati cronici. Un vero confronto tra i ricercatori che si occupano di due patologie per certi aspetti simili tra loro: la Sindrome da stanchezza cronica (CFS) e lastenia correlata ai tumori (CRF). La Sindrome da stanchezza cronica è stata studiata in tutto il mondo. In base ai diversi studi condotti a San Francisco e a Seattle si stima che negli Stati Uniti vi siano circa mezzo milione di persone che hanno una patologia simile alla Sindrome da stanchezza cronica. Si stima che in Italia vi siano circa 200-300mila casi.
«Essere affetti dalla Sindrome da stanchezza cronica afferma il professor Umberto Tirelli, direttore del Centro oncologico di Aviano, tra i primi ad occuparsi di questa patologia - è come avere uninfluenza che dura settimane, mesi, anni. Ovviamente, tutti proviamo fatica, quando questa però cresce condizionando ogni dettaglio della vita è perché siamo entrati nel contesto di una malattia. La situazione precipita rapidamente: allinizio si manifesta un affaticamento eccessivo con sforzi minimi (compiere il più piccolo gesto quotidiano, come pettinarsi, andare in unaltra stanza della casa o fare una breve telefonata è spossante), poi rappresenta uno sforzo massiccio ogni gesto, in ogni momento. Senza tregua. Il riposo è ininfluente, permane una fatica folle, costante, implacabile. Perfino respirare è un affanno. E tutta la realtà solo un ulteriore insopportabile stimolo stancante (suoni, luci, aria, persona). Questa è la sindrome da stanchezza cronica».
«Sono pochi i malati oncologici che riferiscono ai medici i sintomi di astenia, debolezza, dolori muscolari, inappetenza, ansia, stress, anemia e depressione, manifestazioni più caratterizzanti questa sindrome», precisa Franco De Lorenzo, presidente Aimac, Associazione italiana malati di cancro (www.aimac.it). «I malati non riferiscono ai medici questi sintomi che nell89 per cento dei casi condizionano la loro vita, come appare da una ricerca delluniversità Bocconi. I medici sono portati a sottovalutare questi sintomi, alcuni li considerano frutto di una malattia immaginaria. Linsorgenza dellaffaticamento, lastenia è scarsamente considerata dal clinico, la cui attenzione rimane focalizzata sul sintomo dolore e sulla sopravvivenza libera da malattia. La tristezza, linsonnia, la depressione, gli sbalzi di umore aggiunge De Lorenzo - andrebbero invece analizzati con attenzione e curati. Un sostegno psicologico può risultare di grande aiuto. Il malato va visto nella sua globalità».
«Nel dicembre 1994 ricorda il professor Tirelli -, un gruppo internazionale di studio, ha pubblicato sugli Annals of Internal Medicine, una nuova definizione. Si ha sindrome da stanchezza cronica a queste condizioni: una fatica cronica persistente per almeno sei mesi che non è alleviata dal riposo, che peggiora con piccoli sforzi e che provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali ed inoltre devono essere presenti quattro o più dei seguenti sintomi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.