Il calendario natalizio dellAvvento per i bambini compie un secolo. Il tabellone originariamente in stoffa ricamata da appendere con i giorni dall1 al 25 dicembre, nato in Germania, ora arriva anche in versione adulti.
Aprendo le sue finestrelle, se vogliamo prendere il più contemporaneo fatto in cartone e industrializzato da grandi marche come la Lindt o la Horwath, ogni giorno si possono avere sorprese ghiotte e piccoli oggetti, per lo più giochi che alimentano lattesa del Natale e per chi ci crede dellarrivo di Santa Klaus. Così lattesa ansiosa viene placata e i ragazzini di tutto il mondo specie in Europa, certamente di cultura medio-borghese, almeno in origine, iniziano il conto alla rovescia e si mettono buoni per la paura che nel sacco natalizio ci sia solo del carbone.
Avvento, in tedesco «Advenstklender» è il nome datogli dal popolo tedesco e dopo la Seconda Guerra mondiale anche nel resto del mondo i genitori lo comprano e lo appendono in salotto attenti a soddisfare ma anche a dosare la curiosità e la ghiottoneria dei nostri piccoli. Durante la Seconda Guerra mondiale ha persino assunto tratti filo-nazisti, ma il lato cattolico ha poi subito prevalso. I nazisti sul quotidiano «Die Welt» odiavano che si ricordasse la nascita di un bambino ebreo e introdussero il loro Calendario con immagini della mitologia guerresca germanica. Al posto di Gesù raffigurato, Heikind, un bambino della illusione del Fuehrer e della «salvezza». Ogni finestrella doveva inneggiare una canzone a Hitler. Il Calendario dellAvvento fa parte della storia della Germania divisa, dopo la guerra cerano calendari natalizi tradizionali anche con stelline sovietiche e Sputnik al posto degli angeli. Ma anche allest i più graditi erano quelli con Babbo Natale. Ma vediamo di ripercorrere meglio le tappe.
Correva lanno 1908, la Germania del Kaiser tra le follie della «belle époque» e il processo di industrializzazione ben avviato, quando lidea del «Calendario dellAvvento» è nata a Herr Gerhard Lang, figlio di un pastore protestante, e da un litografo con un editore nella bella e prospera Maulbronn. Lo stesso Lang era comproprietario della stamperia Richold& Lang nella capitale bavarese, Monaco. Il prodotto venne lanciato sul mercato ed ebbe subito un grande successo. Ai cronisti di allora Lang confessò che lidea fu di sua madre. Mamma Lang confezionava lei stessa sotto le Feste 24 grandi sacchetti fatti a pacchetto con tante tasche per contenere candele, dolciumi e piccoli giochi. Suo figlio li trasformò in cartone stampato a angioletti, stelle comete e angeli: non mancava un piccolo Gesù Bambino da ritagliare con le forbici e costruire con tanto di colla. Lidea di questo straordinario calendario colpì persino Thomas Mann che ne parlò nei «Buddenbrook».
A Milano a vendere i Calendari dellAvvento è la Pasticceria Galli di via Hugo e Corso Italia, fondata da Giovanni Galli nel 1911, ora gestita da Federico e Filippo Galli sotto legida del padre: «Lultimo fatto in stoffa risale a 4 anni fa, adesso li prendiamo di grandi marche di cioccolata confezionati ma ben curati nelle immagini». La grande «suspense» continua.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.