
Dalle tavolette al cioccolato ai biscotti. Dalle barrette proteiche e alla frutta e cerali al nuovo Kinder Crispy. E poi la prima crêpe pronta targata Nutella. Ferrero ci ha preso gusto, facendo venire l'acquolina in bocca pure al mercato. Con l'Innovation Day organizzato ieri a Milano, l'azienda di Alba ha infatti presentato cinque nuovi prodotti in arrivo sugli scaffali italiani, realizzati con la volontà di ampliare l'offerta commerciale e con l'intenzione di presidiare nuovi segmenti di mercato. Per la multinazionale, la strada appare tracciata: secondo i dati di Circana, tra il 2021 e oggi Ferrero è stata l'azienda con il più alto livello di crescita nel mercato di riferimento, con un attuale portafoglio di oltre trenta brand su dodici differenti categorie di prodotto. «In Italia l'innovazione si muove lungo due direttrici: il rafforzamento della nostra leadership nel core business, caratterizzato da marchi iconici e amati dai nostri consumatori, e l'espansione verso nuovi segmenti anche con nuovi brand», ha spiegato Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia.
«Per consolidare la nostra leadership sul mercato italiano ha proseguito - marchi come Nutella, Kinder e Ferrero Rocher si sono allargati a nuove categorie e al contempo abbiamo costruito una strategia focalizzata sul presidio di territori strategici, come prima colazione, ricorrenze e snack». In particolare, per il segmento frozen bakery ora Ferrero ha presentato Nutella crêpe, mentre per le barrette proteiche e alla frutta e cereali, comparto presidiato dopo l'acquisizione di Eat Natural e Fulfil, è stata presentata Eat Natural fetta alla frutta. Scelta strategica, considerando che il mercato italiano delle barrette vale oggi oltre 50 milioni di euro e cresce a doppia cifra.
Le novità coinvolgono anche Kinder con i biscotti Duo e il nuovo Kinder Crispy. Infine, sono state presentate tre nuove varianti di tavolette firmate Ferrero Rocher: Fondente 70%, Caramello Salato e Nocciola, Noci di Macadamia e Nocciola, pronte a ingolosire un segmento che in Italia vale oltre 700 milioni di euro.
«A livello globale ha commentato Gavelli, a colloquio con i cronisti l'aumento dei prezzi delle materie prime è un elemento di criticità, ma è prematuro tracciare bilanci. Noi puntiamo sull'innovazione per creare valore, così aiutiamo anche la grande distribuzione».