Marco Lombardo
Riassunto del primo turno a Flushing Meadows: Volandri, Starace e Seppi a casa, Galimberti al secondo turno dopo aver sconfitto un sedicenne. Di talento, ma sedicenne. Tutto normale dunque per il tennis italiano, se non fosse che i Quattro sono gli autori della famosa lettera recapitata alla Federtennis, nella quale si batte cassa in vista dellincontro di Coppa Davis contro la Spagna del 23-25 settembre che vale il ritorno nel Gruppo Mondiale, leggasi serie A.
Lettera siglata dalla Essedue Spa di Riccione nella quale - in soldoni - si espone anche un tariffario: 100mila euro netti per il match in questione, 100% del prize money della federazione internazionale per gli incontri dei prossimi quattro anni, 100% dei diritti pubblicitari suddiviso in quote a chi gioca (35 per cento ai singolaristi e 15 ai doppisti). Totale: lennesimo caso del tennis italiano.
Ovviamente la federazione non lha presa bene. Ha fatto presente di aver già stabilito un premio di 75mila euro a giocatore in caso di avvenuta promozione e ha rimandato il tutto al consiglio del 9 settembre, alla fine del quale il presidente Binaghi terrà una conferenza stampa. Intanto dagli Stati Uniti e prima di perdere con Feliciano Lopez - guarda caso spagnolo - laccusato Volandri si è difeso rilanciando: «Questa lettera non è un ricatto. Sono tre anni che Binaghi non vuole affrontare largomento, questa richiesta non è solo per noi ma anche per chi giocherà in futuro. Doveva restare privata e invece la federazione lha messa sul suo sito internet. Io la figura di quello attaccato al denaro non la faccio: alla Nazionale non rinuncerei mai, ma negli ultimi tre match abbiamo preso mille euro a testa, ora pare che ne vogliano dare 15mila».
Detto che stiamo parlando di serie B della Davis, che i giocatori avrebbero dovuto forse far meglio i propri calcoli e che la federazione con i nostri tennisti spesso non ci prende, resta da giocare, con queste premesse, una sfida decisiva.
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