Babbo Natale a Rebibbia per i 18 bambini in carcere con le loro madri

Ognuno ha ricevuto un pacco con un regalo, un vestito e qualche dolce. Poi i volontari che si occupano di loro li hanno portati fuori per trascorrere una giornata in libertà

È Natale anche per loro. I bambini che vivono con le madri all'interno del carcere di Rebibbia hanno festeggiato come tutti i coetani più fortunati con un Babbo Natale in carne ossa: ognuno ha ricevuto un pacco con un gioco, un vestito e qualche dolcetto. Attualmente la sezione nido ospita 18 bambini fino ai 3 anni, anche se nel carcere romano i figli delle detenute non dovrebbero essere più di 15. Oggi la festa è continuata fuori dal penitenziario grazie ai volontari dell'associazione «A Roma Insieme» che da 17 anni lavorano non solo per far sentire meno il peso della detenzione ai piccoli che loro malgrado scontano la pena delle loro madri dietro le sbarre, ma anche per convincere le istituzioni a ridefinire le leggi che regolano la vita in prigione. «Oltre a portare fuori i bambini una volta la settimana - spiega la presidente dell'associazione, Leda Colombini - abbiamo dato il via anche a due laboratori, uno di musicoterapia che si tiene il martedì, l'altro di arteterapia che si svolge il venerdì. Tutto questo grazie agli aiuti economici dei privati, mentre il Comune di Roma paga il pullman che una volta a settimana, generalmente il sabato, porta i bambini fuori dal carcere per una giornata di gioco e libertà.

Tutte queste attività fanno bene non solo ai piccoli ma anche alle loro madri: per loro è una boccata di libertà, è l'esterno che entra nel carcere. Abbiamo aumentato le nostre inziative proprio per introdurre elementi di vita normale in un luogo che normale non è». Al momento i bambini nelle carceri italiane sono una sessantina.

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